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Sainz Maza da ex a Foggia: “Che ricordi con De Zerbi. Audace club ambizioso”

“Ma perché sei ancora in C?”. Riavvolgendo il nastro, Miguel Angel Sainz Maza si sarà sentito rivolgere questa domanda centinaia di volte negli ultimi anni. Quasi logico, se quando devi compiere 18 anni il tuo nome è sui taccuini di tanti top club europei, inclusi Manchester City e Inter, e a comprarti è il Barcellona. A distanza di 11 anni, Sainz Maza è uno dei punti di riferimento dell’Audace Cerignola nel girone C di Serie C. E si prepara a sfidare una parte del suo passato, quel Foggia dove ha vissuto un triennio da ricordare tra il 2014 e il 2017 e conosciuto quel Roberto De Zerbi che “è rimasto un amico e un riferimento“, racconta ai microfoni de LaCasadiC.com. “Mi spiacerà non poter giocare davanti al pubblico dello Zaccheria – è il suo principale rammarico – purtroppo giocheremo a porte chiuse”.

Sainz Maza e l’amicizia con De Zerbi: “Lo seguo al Brighton, ci sentiamo in videochiamata”

Inevitabile allora partire da quel ricordo recente. Il triennio in rossonero, concluso con la promozione in B nel 2017. “Ricordo la partita contro il Pisa: arrivammo in campo un’ora e mezza prima e la gente era già sugli spalti. Indimenticabile” racconta Miguel. Di quell’esperienza resta un legame forte: “Con Roberto De Zerbi – sorride – credeva tanto in me, mi aiutava tanto. Merita di essere dove sta. Secondo me può ambire a squadre ancora più forti. Guardo spesso il Brighton, giocano un gran calcio. Fino all’anno scorso facevamo anche delle videochiamate con lui e altri giocatori all’epoca di Foggia. L’ho sentito l’ultima volta questa estate, lo seguo spesso”.

Il Barcellona e gli otto osservatori per visionarlo: “Non è andata bene ma restano i ricordi”

Poi il nastro si riavvolge e torna al primo decennio degli anni 2000. Miguel è cresciuto giocando con e contro campioni del calibro di Messi, Iniesta e Xavi e giovani talenti come Luis Alberto, Sergi Roberto e Rafinha. Merito della corsa vinta dal club blaugrana, che prima di acquistarne il cartellino dal Racing Santander lo fece addirittura visionare da otto osservatori. “Quando ero lì era la cantera più importante al mondo – ricorda – tutti gli osservatori hanno dato parere positivo per fortuna. Ho giocato con Luis Alberto, Deulofeu, Barta, Rafinha, Sergi Roberto, Patric. Non siamo più in contatto ma è stato bello. In prima squadra in quegli anni c’erano tanti fenomeni, penso a Messi, Iniesta, Xavi, Puyol e Dani Alves”. Non ha realizzato il sogno di esordire in prima squadra, passando poi alla squadra B del Betis. “Nel calcio non è sempre colpa degli altri. Ci sono tante cose che ti possono condizionare, cerco di non pensarci – ammette – perché è una parentesi che mi fa male“.

L’esordio in Serie B con la Reggina ha rappresentato il primo passo della sua carriera da professionista ma è in Puglia che Sainza Maza si è espresso ai massimi livelli. Foggia, triennio 2014-2017. E quell’addio dopo la promozione che sa di rimpianto: “Forse se fossi rimasto in B, oggi sarei in una categoria diversa” ammette Miguel. Che un altro amarcord l’ha vissuto in una notte di dicembre 2017 a San Siro: Inter-Pordenone 0-0 in Coppa Italia e vittoria nerazzurra solo ai calci di rigore. “Esperienza bellissima, giocammo una grande partita – ricorda – ci guidava Leonardo Colucci, un allenatore preparato. Ho giocato contro Icardi, eravamo insieme nella cantera del Barcellona. Anche lui mi ha detto ‘Ma che ci fai qui’?”

Sainz Maza e Cerignola: “Scelta importante, puntiamo ai playoff”

A cinque anni di distanza dall’addio allo Zaccheria e dopo essere passato da Pisa a Gubbio, transitando per le maglie di Pordenone, Cavese e Sicula Leonzio, Sainz Maza ha scelto di nuovo la Puglia. “Per me Cerignola è un’esperienza importante. Ho trovato una società seria, avevo parlato prima con Cristian Agnelli che aveva giocato con me a Foggia. C’è ambizione, per me è importante fare bene. Il presidente Grieco ci tiene e cura tutto nei dettagli”.

Sin qui sono nove le presenze con il Cerignola: “Mi manca solo il gol, le prestazioni ci sono state – spiega – all’inizio ho avuto un problema alla caviglia che mi ha tenuto fermo. Ho voglia di segnare la prima rete con il Cerignola. Domenica sarò emozionato ma andiamo a Foggia per vincere“. E in settimana nello spogliatoio dell’Audace si sarà parlato tanto dello Zaccheria: ci ha giocato anche Michele Pazienza, allenatore del Cerignola. “Anche il suo vice Antonio La Porta, ne abbiamo parlato. Con l’allenatore mi trovo bene, l’avevo conosciuto già a Pisa. Vuole sempre il massimo e ti stimola”. Il tono di voce di Sainz Maza cambia quando si parla di obiettivi: “Per come si allena la squadra, penso che i playoff siano un obiettivo alla portata anche se puntiamo prima di tutto alla salvezza: possiamo farcela, d’altronde da quando sono in Italia i playoff li ho quasi sempre giocati”. Perché, in fondo, sognare non costa nulla: “Arrivare a giocare in Serie B? Posso ancora farcela” risponde sorridendo dall’altro lato del telefono. Se dovesse accadere, chissà se continueranno a fare a Migue quella domanda. “Ma che ci fai qui”?.

Luca Guerra

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