Foggia, Cudini: “Contro il Latina ci giochiamo qualcosa di importante”
Il Foggia di Mirko Cudini sfida il Latina sabato 30 marzo alle ore 18.30 nella gara valida per la 34esima giornata del campionato di Serie C. Una sfida importantissima per le due formazioni in ottica dei play off. I rossoneri, infatti, da quando Cudini è tornato alla loro guida sono riusciti a conquistare la decima posizione in classifica con 45 punti collezionati, appena tre in meno della formazione di Fontana. Il Latina occupa l’ottava posizione in classifica e quella con il Foggia rappresenta una partita che potrebbe significare dentro o fuori. Alla vigilia della sfida così ha parlato Cudini in conferenza stampa: “Ci giochiamo qualcosa di importante. Siamo a cinque partite dalla fine: c’è poco da ridere, da scherzare, c’è da andare in campo e fare le cose come si deve, con entusiasmo come stiamo facendo anche noi”.
Cudini: ” È fondamentale essere più pronti e padroni della situazione fin dall’inizio”
La partita tra Latina e Foggia mette in palio punti importanti e Cudini lo sa bene. Così ha continuato in conferenza: “Vedo una squadra che, al di là di qualche situazione tecnico tattica, ha voglia di fare, ha voglia di dimostrare, ha voglia di mettersi in gioco, con una mentalità in questo momento un po’ più libera, spensierata e anche una mentalità un po’ più acquisita. Ci giochiamo qualcosa di importante. Dobbiamo concentrarci e migliorare la fase offensiva e la costruzione del gioco. È fondamentale essere più pronti e padroni della situazione fin dall’inizio, soprattutto dopo le difficoltà riscontrate nella gara precedente col Messina. All’andata col Latina abbiamo perso in casa e forse non lo meritavamo. È stata una partita aperta, abbiamo pagato le loro ripartenze. Siamo consapevoli che dovremo giocare per vincere ma servirà grande equilibrio contro una squadra che nelle ripartenze e nella transizione è molto pericolosa“.
E su Millico: “Va lasciato tranquillo. È importante non sovraccaricarlo di responsabilità, considerando la sua giovane età e la sua crescita nel contesto della squadra. Altrimenti sembra che siamo dipendenti da lui, invece non lo siamo e non dobbiamo esserlo. Anche se ha dimostrato delle qualità sul campo, ci sono ancora margini di miglioramento e bisogna permettergli di inserirsi nel gioco in modo più continuo e lucido”.