I numeri e i segreti del Foggia 2.0 di Cudini: dal modulo agli interpreti
Carisma, leadership, determinazione e carattere. Sono solo alcuni degli ingredienti alla base del nuovo Foggia di Cudini, che ha ormai trovato la giusta quadra ed è rinato da un mese a questa parte. L’avventura 2.0 dell’allenatore marchigiano sulla panchina rossonera ha riportato adrenalina ed entusiasmo attorno alla piazza, con la squadra che è tornata a riappropriarsi della zona playoff a distanza di ben quattro mesi. Dopo un inizio di campionato piuttosto altalenante e complicato i rossoneri hanno trovato la giusta quadra, trovando compattezza nell’ormai collaudato 3-4-3.
Foggia, dal ritorno di Cudini 17 punti e terzo miglior rendimento dietro solo Juve Stabia e Benevento
Il 14 dicembre 2023 la comunicazione sull’esonero, poco più di un mese dopo, il 23 gennaio, l’ufficialità del ritorno sulla panchina rossonera. Mirko Cudini si è ripreso il Foggia nel giro di poco tempo, guadagnandosi di conseguenza la stima di una piazza che tante volte aveva storto il naso rimanendo insoddisfatta viste le prestazioni e i risultati. Risultati che adesso parlano chiaro e che sono tutti dalla parte del Foggia, capace di battere la capolista Juve Stabia, il Picerno ed il Crotone e di uscir promossa a pieni voti dalle sfide con Monopoli e Brindisi a metà febbraio. Quel mese di febbraio, oltre a quello di gennaio, dove sembrava girare tutto storto e i risultati non arrivavano.
Sono dieci le partite in cui Cudini ha guidato il Foggia dal suo ritorno in panchina, per un totale di 5 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte. Balza all’occhio il bottino di punti ottenuti in questo lasso di tempo, 17, che fanno della formazione rossonera quella col terzo miglior rendimento. Meglio hanno fatto solamente le prime due della classe Juve Stabia e Benevento.
Salines, Tascone, Odjer e Millico solo alcuni degli intoccabili: si è ripartiti dal 3-4-3
L’impronta tattica di Mirko Cudini è adesso chiara e ben definita. Si è ripartiti dalla difesa a tre, col modulo collaudato che è quindi il 3-4-3. Tra i pali il titolare indiscusso è ormai Perina, con Nobile a far da vice. In difesa, dopo aver perso per infortunio Carillo, Ercolani e Salines son stati gli uomini inamovibili. Eccezion fatta per un’assenza causa squalifica del primo e causa febbre del secondo. Complice l’indisponibilità di capitan Rizzo, i vari Di Noia, Riccardi e Papazov sono quelli che hanno trovato quindi spazio nel terzetto difensivo. Le chiavi delle corsie esterne, nei quattro di centrocampo, sono affidate a Silvestro e Vezzoni, mentre in mediana è intoccabile il duo Tascone-Odjer. Il tridente d’attacco, infine, vede agire Rolando, Santaniello e Millco, con l’ex Torino sicuramente stella dei rossoneri e tra gli uomini più pericolosi anche e soprattutto sui calci piazzati e sulle palle inattive.
Venti operazioni totali nel mercato di gennaio, dieci in uscita e altrettante in entrata, e un’amalgama che è stata ormai trovata in casa rossonera. La zona playoff è stata riagguantata grazie al 2-1 in rimonta inflitto alla Juve Stabia, con l’obiettivo che non può che essere adesso quello di rimanervi fino al termine della stagione. Una stagione, viste le ultime prestazioni, destinata a non terminare di certo in regular season il 27 aprile a Teramo col Monterosi, ma a prolungarsi e toccare anche il mese di maggio, quando avranno inizio i playoff.