Alla scoperta del Foggia di Cudini: dalle soluzioni tattiche ai numeri della squadra
Dopo la scialba prestazione dello Zaccheria nel derby contro la Virtus Francavilla, in casa Foggia è tornato il sorriso grazie all’importante successo di Catania per 2-0. I rossoneri son stati bravi a capitalizzare le occasioni avute, colpendo gli avversari nei propri momenti migliori della gara. Una vittoria sofferta e voluta quella dei pugliesi, sembrati piuttosto attenti, caparbi e determinati nel voler portare a casa l’intera posta in palio. “A Catania daremo il massimo provando a portare a casa un risultato positivo”. Questo il forte virgolettato di Cudini alla vigilia del match, parole che hanno avuto un seguito importante e accolte alla grande dai suoi giocatori. E tanti meriti vanno proprio all’allenatore marchigiano che, nonostante le varie assenze e infortuni, è stato capace di sbancare lo stadio Massimino ottenendo una vittoria fondamentale per il morale e la classifica.
Foggia, il punto dopo questo inizio di stagione
Tanto entusiasmo e soddisfazione nell’ambiente rossonero, e non poteva essere altrimenti dopo i 3 punti ottenuti contro una diretta concorrente quale il Catania. Dopo 5 giornate il Foggia è appaiato al sesto posto in solitaria con 8 punti, frutto di 2 vittorie, 2 pareggio e un solo ko. Sono quattro i risultati utili consecutivi e altrettanti i clean sheet ottenuti, con l’ultima rete subita che risale alla prima giornata contro il Taranto. Numeri in difesa importanti, che fanno della squadra rossonera la seconda miglior difesa del girone C alle spalle solamente della Juve Stabia capolista.
Una vittoria, quella in terra siciliana, che ha ancor più valore considerando le varie defezioni a cui ha dovuto ovviare Cudini. Alla trasferta di lunedì 25 settembre non avevano preso parte infatti i vari Cucchietti, Frigerio, Beretta e Tounkara. Una situazione, divenuta ancor più complicata in seguito agli infortuni rimediati dai tre difensori titolari Garattoni, Marzupio e Rizzo, per cui si attendono novità dai propri rispettivi esami strumentali nelle prossime ore.
Dalle scelte di Cudini agli uomini chiave
Un Foggia che ha cambiato tanto quest’anno, con ben 14 nuovi innesti e diverse cessioni importanti come quelle di Ogunseye, Costa, Kontek, Leo, Petermann e Bjarkason. Nonostante il modulo prediletto da parte di Mirko Cudini sia il 4-3-3, lo stesso allenatore ha deciso spesso di adeguarsi alle caratteristiche dei propri giocatori. La difesa a 4 è stata schierata quattro volte su sei in questo inizio di stagione, ovvero con il Catanzaro (in Coppa) e poi contro Taranto, Giugliano e Catania. Si è optato invece per il 3-4-1-2 contro Avellino e Virtus Francavilla. In tal caso però, i frutti sperati non sono arrivati visto lo 0 in entrambi i casi nella casella dei gol fatti. Ago della bilancia è stato Andrea Schenetti, tornato nella sua posizione naturale di trequartista nelle prime 3 di campionato, e capace di agire tra le linee senza dare molti punti di riferimento.
In attesa di una definitiva collocazione, c’è invece il fantasista Peralta, tornato titolare nelle ultime due uscite. Prima come seconda punta in appoggio a Beretta e poi come trequartista alle spalle di Embalo e Tonin. E proprio Riccardo Tonin, è al momento la piacevole sorpresa in casa rossonera. Sono state siglate da lui infatti 2 delle 3 reti stagionali, tra l’altro, anche di una certa importanza. L’1-0 decisivo col Giugliano e il 2-0 definitivo del Massimino. Sono tante le soluzione tattiche a disposizione dunque dell’ex allenatore della Fidelis Andria che, in attesa di riavere in perfette condizioni Frigerio e Vacca, può intanto sfogliare a suo piacimento la margherita e chissà, dare importanti soddisfazioni ad una piazza calorosa come quella di Foggia.