Dopo l’addio di Zeman, a Foggia è tempo di rivoluzione. Sulla panchina c’è l’ex Palermo Boscaglia e l’obiettivo del club è quello di fare meglio dell’anno scorso, nonostante l’ottima prova della squadra fino alla prima fase nazionale dei playoff. Le speranze dei rossoneri per spingersi più in là portano il nome di Alessio Curcio. 15 gol in 39 partite tra regular season e playoff per l’ala classe ‘90: gli interessamenti di altre squadre non mancheranno, ma il Foggia farà di tutto per trattenerlo e per ripartire da lui. E, molto probabilmente, il viaggio tra i rossoneri e il numero 10 continuerà insieme.
Le qualità da leader non mancano a Curcio, cresciuto dove di personalità ne serve a quintali. La prima maglia di livello che indossa è quella della Juventus. I bianconeri rinforzano il loro settore giovanile e in Campania trovano terreno fertile. Infatti, oltre ad Alessio da Benevento, qualche mese a Torino era arrivato Ciro da Torre Annunziata. Di cognome fa Immobile, e in quel periodo i due si alternano in attacco.
Entrambi si guadagnano la chiamata in prima squadra per qualche allenamento a Vinovo. Ad attenderli c’è Alessandro Del Piero, uno che di Juventus ne capisce. “Benvenuto con noi, allenati forte, mi raccomando”: con queste parole il capitano bianconero accoglie Curcio. Un’emozione indimenticabile, anche se nell’eterna (e infondata) disputa tra i numeri 10 italiani, Alessio preferisce Totti. È dello scorso luglio il video che ritrae l’ex Juventus letteralmente osannare “er Pupone” dopo una partita di padel. Quel Totti che ha segnato il primo gol in A contro il “suo” Foggia e che con Zeman ha un rapporto splendido.
Se con Totti non ha mai giocato, anche l’esperienza con Del Piero dura poco. Dopo un torneo di Viareggio vinto, va in prestito alla Canavese in C per poi essere venduto al Casale. Rimane sempre nella terza serie tra Castiglione, Renate e Arzachena, dove disputa la sua miglior stagione a livello realizzativo (13 gol solo nella regular season). Il grande rendimento in Sardegna non passa inosservato e arriva la chiamata del Vicenza nella stagione 2018/2019.
Un’esperienza che però si rivela poco soddisfacente e Curcio riparte da Catania. Chiunque abbia indossato la maglia rossazzurra rimane folgorato, e per Alessio non è da meno. In Sicilia eredita la 10 che fino a poco tempo prima era sulle spalle di Ciccio Lodi, non proprio uno a caso sulla costa orientale siciliana. Purtroppo però il Covid interrompe anzitempo la sua stagione con il Catania.
Nell’ottobre del 2020 arriva a Foggia e diventa subito un pilastro dell’attacco di Marchionni. Diventa un punto di riferimento anche per la tifoseria, che si innamora del giocatore. 13 gol anche in questa stagione e playoff raggiunti. Al primo turno incontra quel Catania che tanto ha amato, e sfodera una delle sue migliori prestazioni con 2 assist e un gol che eliminano i rossazzurri. Al turno successivo c’è il derby contro il Bari: i biancorossi sono più attrezzati e al San Nicola passano agilmente sul Foggia.
La delusione è troppo grande per non sfruttarla per ripartire, perciò il presidente Canonico decide di puntare sul ritorno di Zdenek Zeman. Lo stesso boemo che qualche anno prima aveva fatto diventare “grande” il suo amico Ciro a Pescara, insieme a un altro suo pupillo, Lorenzo Insigne. Curcio per Zeman, almeno a livello tattico, è un po’ “Insigne” nel suo nuovo Foggia.
Erik Lamela non ha dimenticato l’allenatore e i suoi gradoni a Roma. Infatti, direttamente da Siviglia, aveva commentato un post di Curcio dove si lamentava bonariamente dei famosi allenamenti di Zeman. E l’argentino gli ha chiesto di salutargli il mister. Quando si dice “entrare nel cuore della gente”. Curcio, da capitano, stava per regalare un sogno al Foggia in una stagione piena di insidie tra Covid e penalizzazione. Suo il gol che ha deciso l’andata del primo turno nazionale contro la Virtus Entella. Poi a Chiavari il miracolo è svanito per un soffio. Ora sulla panchina del Foggia non c’è più Zeman, ma Curcio ha appreso al meglio la lezione del boemo. Ancora di proprietà dei pugliesi, il suo contratto dura fino al 30 giugno 2023. Molte squadre proveranno a cercarlo, visti i suoi ottimi numeri negli ultimi anni. Ma l’ex Juventus è molto legato al Foggia, che cercherà di trattenerlo per ripartire ancora una volta da lui. E l’ultimo messaggio del numero 10 sembra proprio confermare un futuro insieme.
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