“Chiedete ad un bambino di disegnare una macchina: egli ve la farà rossa” recitava Enzo Ferrari, fondatore dell’omonima macchina sportiva più conosciuta al mondo. Adesso prendete quella stessa frase, scambiate la parola macchina con maglia ed indirizzate quelle parole a Marco Frigerio. Ecco, il ragazzo su quella maglia non ci lascerà solamente il rosso. Su un disegno di Frigerio questo sarà sicuramente accompagnato dal nero. Rossonero. Due colori, quelli del Milan, che lo hanno fatto crescere dentro e fuori dal campo. Tuttavia, certi amori non finiscono mai, come il rapporto del giocatore con l’accostamento di quelle tonalità. E così, Frigerio è pronto ad indossarlo nuovamente, il rossonero. Ma non a San Siro e neanche con il Milan. Lo stadio è il Pino Zaccheria, la prossima squadra di Marco Frigerio, nuova, sarà il Foggia.
Classe 2001 e voglia di lasciare il segno. Marco Frigerio è giovane ma nel brillante turbinio della gioventù è riuscito a fissare in alto una sola passione: il calcio. La capacità di determinare il gioco sin dall’età di dieci anni, quando giocando con la maglia della Vis Nova Giussano, riesce a far innamorare delle sue doti sul campo gli osservatori del Milan. Corre l’anno 2011. In pochi, pochissimi a soli dieci anni si possono permettere di rifiutare Inter ed Atalanta. Marco Frigerio è tra questi. E pensare che l’Inter è stata ad un passo dal suo cartellino in quanto la società dell’allora bambino era affiliata con il settore giovanile nerazzurro. Ma il giovane Frigerio non ne voleva sapere. D’altronde, una maglia l’avrebbe disegnata utilizzando il rosso invece dell’azzurro. E così, il percorso a Milanello. La panchina, i campionati vinti con le giovanili e gli allenamenti con la prima squadra. Di momenti da incorniciare con la maglia del Milan ce ne sono stati eccome. Stefano Pioli ha subito capito il valore del giocatore ed ha deciso di portarlo per ben quattro volte in panchina al fianco di Dalot e Maldini. “Il duro lavoro ed il sudore pagano sempre – ha raccontanto il padre Paolo ai microfoni di Gianlucadimarzio.com -. Tuttavia, Marco non deve pensare di essere un fenomeno. Un piano B ci deve essere e proprio per questo frequenta l’Università”.
Una cosa certa per Marco Frigerio è il piano C, come crescita nel professionismo. Nell’ultima stagione il ragazzo ha giocato nella Lucchese e tra le mura della città toscana è sceso in campo ben 28 volte, di cui 24 da titolare. Niente male per avere appena 21 anni. Punto di riferimento e perno del centrocampo. Piedi per terra e cultura del lavoro. È questa la base che ha formato dentro e fuori dal rettangolo verde il giovane centrocampista. Tra i grandi Frigerio ha dimostrato di saperci stare ed è pronto a confermalo anche nella prossima stagione di Serie C. Da Lucca a Foggia. Il rossonero come sfondo di un’avventura. Sembra un film già visto per il ragazzo, in realtà è un nuovo capitolo della sua storia. Passo dopo passo. In fondo, Marco Frigerio una volta arrivato allo Zaccheria, guardando i due colori potrà pensare di sentirsi come in quella casa che lo ha cresciuto per ben nove anni. Anche a più di 700 chilometri di distanza.
A cura di Jacopo Morelli
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