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Foggia, Gentile: “Chi scende in campo domani deve tirare fuori i cogl***i”

Antonio Gentile, allenatore del Foggia in conferenza stampa - www.lacasadic.com

Antonio Gentile, allenatore del Foggia in conferenza stampa - www.lacasadic.com

Le parole dell’allenatore del Foggia alla vigilia dell’ultimo appuntamento della stagione che vedrà i rossoneri impegnati contro il Picerno.

Ultima possibilità per centrare la salvezza diretta e non dover ricorrere al playout con il Messina per il Foggia. I rossoneri, reduci dall’ennesima settimana movimentata, che ha visto gli esoneri di Zauri e Leone, si prepara a vivere l’ultimo impegno della regular season al Curcio contro il Picerno.

La squadra sarà guidata da Antonio Gentile. Per l’allenatore U17 è la seconda panchina in prima squadra in questa stagione. Aveva già guidato il club a Cava dei Tirreni e la gara era terminata con un 2-1 per la formazione campana.

Per l’allenatore 31enne un compito tutt’altro che agevole: provare a ritrovare un risultato positivo dopo sei sconfitte di fila e farlo su un campo in cui il Foggia storicamente non ha mai ottenuto un successo.

Nei tre precedenti al Curcio contro il Picerno, infatti, i pugliesi hanno collezionato un pareggio e due sconfitte. Una gara complicata, in cui ssarà fondamentale l’aspetto mentale per riscuire a prevalere. Su questo concetto, in particolare, ha accentrato la propria conferenza stampa il giovane allenatore rossonero.

Zauri: “Mi trovo questa responsabilità ma l’ho accettata perchè amo questi colori”

Dopo un esonero di ogni allenatore non è mai bella una situazione” – ha esordito Gentile. Aldilà degli aspetti tecnici, c’erano ovviamente dei rapporti umani tra i calciatori e la precedente gestione. La squadra era giù di morale ma la reazione è stata immediata. Ora si sta allenando bene e sta cercando di mettersi tutto alle spalle. Sembra aver smaltito qualcosa e c’è aria di positività“.

L’allenatore rossonero, poi, come vive questa responsabilità: “Lavoro per il Foggia da tanti anni. Non devo essere io l’eroe perchè quel che è fatto è stato fatto da agosto. Mi trovo in questa responsabilità ma l’ho accettata perchè amo questi colori. Non mi sento nè quello che salverà il Foggia nè quella che l’ha fatta andare a picco“. Per centrare la salvezza servirà, però, mostrare grande attaccamento: “Il cuore deve battere a tutti a prescindere dai colori, ognuno ha qualcosa da difendere. Se fino a oggi questo non c’è stato, tutti sono responsabili. Ora siamo alla fine e bisogna attaccarsi a qualunque cosa che susciti un risultato importante. A nessuno piace perdere. Tutti i ragazzi vogliono portare a termine questa missione, anche se non è facile reagire. I motivi per cui si è giunti in questa situazione sono tanti però adesso non c’è da piangersi addosso, adesso bisogna tirare fuori gli artigli. Chi entra in campo deve tirare fuori i cogl***i“.

Gentile: “Tutto quello che sento lo trasmetto”

Per Gentile sarà una quarta volta in panchina e le sensazioni sono contrastanti: “La sto vivendo in maniera molta intensa perchè c’è molto lavoro da fare. Sono un po’ il capro espiatorio del campo e oltre ai discorsi tecnici c’è tanto da fare sulla mentalità dei ragazzi. L’ambiente anche mi sta dando una mano per condizionare i ragazzi con messaggi positivi. Poi però devo essere cinico e non farmi prendere da tante cose. Però questa piazza merita di più siamo tanto legati, provo rabbia perchè non ci saremmo dovuti trovare in questa situazione. Ho 31 anni ma quello che penso dico, non c’è altra strada. Tutto quello che sento lo trasmetto“.

Ma cosa ha portato il Foggia in questa situazione? Questa la risposta di Gentile: “Quando cadi in un circolo vizioso di sconfitte mentalmente è difficile risalire su, quindi sicuramente è qualcosa è successo ma se devo trovare dei motivi non so spiegarli. Anche una squadra forte come quella che c’era Boscaglia. La squadra arrivò in finale playoff eppure dopo quell’inizio di campionato li guardavo in faccia e vedevo la paura nei loro occhi“.

“Il Picerno è la squadra che gioca meglio”

Non è ovviamente mancata una considerazione sull’avverario: “Giochiamo contro la squadra che gioca meglio del campionato. Una squadra che fa del possesso la sua filosofia. Una squadra che anche se ha cambiato allenatore ha sempre lo stesso modo di giocare. Loro possono arrivare ancora sesti, possono migliorare il proprio piazzamento. Domani è tutto aperto e sarà una gara difficile ma dipende tutto da noi“.

Ma chi non ci sarà? Gentile è chiaro anche da questo punto di vista: “Mazzocco per infortunio, Kiyine perché ha l’influenza e Silvestro poiché è squalificato. Su Vezzoni non so cosa dirvi. Io l’ho trovato in campo ad allenarsi ma ha avuto un problema al ginocchio. Non ci sarà per quel motivo, aldilà di quella che è la sua situazione contrattuale“.