Foggia, Merkaj e il gol che ha fatto esplodere lo Zaccheria. “Studio Lautaro”
Dagli occhi di Olger Merkaj traspare tanto entusiasmo per i primi successi e le prime emozioni di stagione con il Foggia. Il numero 11 ha tracciato un bilancio del campionato iniziato poco più di un mese fa. “Da quando sono arrivato mi sono dato subito da fare perché in attacco la concorrenza è alta – spiega in conferenza stampa – so che devo dare il meglio di me, per questo ogni volta dimostro a Zeman che posso ritagliarmi un posto da titolare. L’esperienza, nel complesso, sta andando molto bene. Non pensavo di iniziare da subito così, spero di continuare in questo modo”.
La Sampdoria nel passato, il Foggia nel presente: parla Merkaj
Le sue origini albanesi, l’arrivo in Italia e la chiamata della Sampdoria. Come un film. il giocatore 24enne si è definito così: “Sono un giocatore aggressivo, la mia dote è puntare la porta, attaccare lo spazio. Questa è una caratteristica che a mister Zeman e al ds Pavone piace molto”.
La pellicola si riavvolge fino a domenica scorsa. Con la rete messa a segno nel match contro il Messina, che ha permesso ai rossoneri di rimontare e portare a casa la vittoria. “Segnare qui è stata una grande emozione. Lo Zaccheria è una vera e propria bolgia” ammette.
Il gruppo guidato da Zdenek Zeman sta prendendo forma nelle ultime settimane e, anche i primi risultati stanno arrivando. “Piano piano stiamo crescendo – conferma Olger -. Stiamo cercando di mettere in campo ciò che il mister ci chiede. All’inizio non ci conoscevamo, ma miglioreremo col tempo”. Lo spogliatoio? “L’atmosfera è serena, siamo un bel gruppo di giovani. Ci divertiamo”.
”Tifosi eccezionali. Io studio Lautaro”
L’attaccante ha voluto dedicare anche un pensiero alla città e al tifo rossonero: “Foggia mi ha accolto benissimo, i tifosi sono eccezionali, mi scrivono messaggi sui social e poi, a fine partita ci aspettano fuori lo stadio”.
Tra sogni ed ambizioni, Merkaj confessa. “A chi mi ispiro? A Lautaro Martínez. Mi piace molto come giocatore, soprattutto per le sue caratteristiche”.
A cura di Roberta Miscioscia