Foggia, Millico: “Per me non è tutto da buttare ma siamo condizionati dai risultati”
Le parole dell’attaccante rossonero al termine del derby perso allo Zaccheria con l’Audace Cerignola.
Altra serata amara per il Foggia in questo primo scorcio di stagione 2024/25. I rossoneri dinanzi al proprio pubblico si sono arresi con il punteggio di 0-1. A decidere la gara ci ha pensato Paolucci su rigore.
Al termine della sfida, oltre al ds Roma che ha deciso di rimandare il proprio mandato nelle mani del presidente, ha parlato Vincenzo Millico.
Vari i temi su cui si è soffermato l’ex attaccante dell’Ascoli, In primis, ovviamente, il focus è ricaduto sulla gara: “Credo sia stata fatta la partita che bisognava fare. Una partita sporca, brutta. Magari un match che non ci descrive ma in questo momento loro sono secondi e noi siamo nei playout. Quindi non ci si poteva aspettare qualcosa di troppo diverso“.
L’attaccante, poi, si è soffermato anche sull’immediato dopo gara e sui fischi del pubblico: “Non fanno male, fa male la frustrazione derivante dai risultati. Il pubblico è giusto che non sia soddisfatto di quanto fatto vedere“.
Millico: “In questo momento non ci sono obiettivi personali”
Ma non solo il derby con l’Audace, l’attenzione di Millico si è spostata sulla situazione a 360°: “Non esistono obiettivo personali ma solo obiettivi di squadra. Questa è una squadra nuova rispetto alla scorsa stagione e anche ciò di cui ha bisogno la squadra è cambiato. Ora l’importante è conquistare l’intera posta in palio“.
“Abbiamo perso nove punti nel finale – ha aggiunto il classe 2000. Un conto è vedere una squadra in netta difficoltà, un conto è questo. Non può essere tutto da buttare e io non la vedo così. Bisogna migliorare i dettagli ma non è un disastro“.
“Abbiamo dimostrato di aver sempre seguito gli allenatori”
Nel corso della conferenza non è poi mancato un riferimento alla mancanza di applicazione di concetti voluti dall’allenatore, attribuita al Foggia negli ultimi giorni: “Quando si fa una scelta tecnica bisogna capire dove ti porta. All’inizio avevamo un’idea di calcio più spumeggiante, dopo si è puntato più su un calcio episodico. Noi abbiamo sempre rispettato quello che c’è stato detto e lo abbiamo dimostrato, al contrario di quello che c’è stato detto“.
Infine sulle differenze tra le due gestioni: “Capisco che qui si voglia vedere un grande calcio, anch’io condivido questo pensiero. Per questo col Trapani è stata una bella prestazione. Però se poi si fanno determinate scelte, non si può pretendere quel tipo di performance. Con l’arrivo di Capuano siamo totalmente cambiati, in base alle sue idee, per lui ci siamo anche sminuiti“.