Foggia senza pace in panchina: dopo Zeman, nove allenatori in un anno e mezzo
Il Foggia è pronto a cambiare la propria guida tecnica, ancora una volta. L’ennesima di quest’ultimo anno e mezzo. Dalla fine della stagione 2021/22, in cui la formazione pugliese è stata allenata da Zdenek Zeman, non c’è pace per chi siede sulla panchina rossonera. Ben otto i “cambi di guardia” ed ora ora si è pronti al nono. Ciò in quanto la deroga di Tommaso Coletti è scaduta e il Foggia, reduce da tre sconfitte consecutive, non sembra voler riconfermare la posizione dell’ex Vastogirardi e Luparense.
Il nono cambio in panchina potrebbe essere un ritorno
Chi sarà, quindi, il nuovo allenatore del Foggia? Nelle ultime ore ha preso largo l’ipotesi di un possibile ritorno di Mirko Cudini. L’allenatore di Sant’Elpidio a Mare ha già allenato la squadra rossonera nelle prime 17 gare di questo 2023/2024, ottenendo 5 vittorie, 7 pareggi e 5 sconfitte. Per lui si tratterebbe di un ritorno a distanza di poche settimane dall’esonero, arrivato lo scorso 14 dicembre. Il nono cambio in panchina potrebbe non essere, perciò, un nome nuovo per la società rossonera. Il ritorno di Cudini, tuttavia, rappresenterebbe l’ennesimo scossone di quest’ultimo anno e mezzo in casa Foggia.
Da Boscaglia a Rossi: i cinque cambi del 2022/23
Cambiare. Una sorta di mantra nell’ultimo anno e mezzo. A partire da Roberto Boscaglia, con cui i rossoneri avevano iniziato la stagione 2022/23, dopo l’addio in estate di Zeman. Per l’allenatore siciliano la parentesi in Puglia durò appena cinque partite, in cui collezionò appena 4 punti e un solo successo, quello dello Zaccheria con la Virtus Francavilla. Al suo posto il Foggia decise di affidarsi a Fabio Gallo. Prima, però, ad interim per una sola partita, a sedere sulla panchina rossonera ci fu Antonio Gentile. Anche la sua apparizione non fu positiva. I rossoneri persero con la Gelbison. Poi, fu l’attuale allenatore della Virtus Entella a dare una sterzata importante alla stagione del Foggia.
Dalla settima alla ventottesima giornata ben 39 punti conquistati, oltre 1,8 punti di media a partita. Con Gallo il Foggia si riportò nelle zone altissime della classifica, addirittura in quarta piazza. Poi, però, come un fulmine a ciel sereno arrivò l’addio. Divergenze con la società e dimissioni da parte del nativo di Bollate. E quindi nuova ripartenza in casa Foggia, con la scelta ricaduta nei confronti di Mario Somma. Come per Boscaglia, anche per l’allenatore di Latina l’esperienza pugliese durò poco. Esattamente sei partite, in cui arrivarono 3 vittorie e 3 sconfitte. Decisiva per la rassegna delle sue dimissioni fu la sconfitta interna col Monterosi. La “giostra” allenatori della scorsa stagione si concluse, quindi, con Delio Rossi. Per lui fu un ritorno a Foggia, in cui aveva giocato dal 1981 al 1987 e in cui aveva già allenato nel 1995/1996. Una parentesi breve ma che stava per rivelarsi storica per il club rossonero. Nelle restanti quattro sfide di regular season ottenne tre vittorie e perse solo contro la corazzata Catanzaro. Poi l’epica cavalcata play-off, conclusasi solo nell’ultimo atto contro il Lecco. La fine di un sogno per il Foggia e anche della parentesi Rossi. L’ex Palermo, Lazio e Fiorentina decise infatti di andar via.
Da Cudini a Cudini? Gli allenatori del 2023/24
Arriviamo così a temi più vicini: l’arrivo di Mirko Cudini, appunto. La preparazione partita in ritardo. Un inizio di 2023/2024 brillante – ben 15 punti nelle prime 8 gare. Poi, però, è ripartita la “giostra”. Come già detto, Cudini ha allenato nelle prime 17. Poi l’esonero e la scelta di promuovere Olivieri dalla Primavera. L’esordio tra i pro per il nativo di Vieste è nel derby del Monterisi con l’Audace Cerignola e per lui arriva una sconfitta per 2-0, decisa da una doppietta di Malcore. Nonostante la battuta d’arresto, la società decide di affidarsi a lui anche per la gara interna contro il Monterosi, l’ultima del 2023 e l’ultima anche di Olivieri.
Ad inizio 2024, infatti, il Foggia opta per un ulteriore cambio alla guida tecnica e in panchina ci va Tommaso Coletti. Sembra potersi aprire un nuovo ciclo, con l’aiuto dell’ex compagno di squadra Antonio Vacca. Ma in tre partite i rossoneri raccolgono le briciole. 0 punti, 9 gol subiti e appena 3 segnati. Numeri insufficienti, che, associati alla scadenza della deroga – Coletti non ha ancora la possibilità di allenare tra i pro -hanno fatto ripiombare la società foggiana nel solito pensiero. Cambiare, per provare a ripartire.