Capuano: “Amo piazze come Foggia, altrimenti mi addormento”
Le parole dell’allenatore rossonero alla vigilia della sfida contro il Potenza, valida per il nono turno del girone C.
Il Foggia è pronto a tornare in campo per il nono turno del girone C di Serie C. I rossoneri saranno di scena al Viviani di Potenza domenica 13 ottobre alle 19:45 contro la squadra di De Giorgio, che vanta ben 14 punti.
I pugliesi mirano a confermare quanto di buono fatto vedere nella seconda frazione del derby con il Taranto. In quel frangente Emmausso e compagni hanno posto le basi per un futuro migliore.
Per il Foggia, infatti, non è stato un inizio di stagione semplice. C’è già stato il cambio in panchina e sono appena 8 i punti conquistati fino a questo momento. In settimana, però, la formazione allenata da Capuano ha potuto lavorare con una serenità diversa e un ulteriore incentivo è arrivato anche dall’inaugurazione del nuovo store, accolto con grande entusiasmo dalla gente.
Dunque è lecito attendersi un Foggia ambizioso al Viviani di Potenza. Alla vigilia della gara, ovviamente, ha parlato Ezio Capuano nella classica conferenza pre-gara.
Foggia, Capuano: “Ho le idee chiare, la settimana lunga ha aiutato”
Capuano ha inaugurato la conferenza soffermandosi sul suo ruolo da ex della sfida: “Le partite di calcio hanno sempre un sapore particolare. Potenza è la mia terra, lì ho gli amici più importanti della mia vita. Affrontiamo una squadra che sta andando molto bene. Prima della partita c’è un po’ di emozione ma poi viene fuori la professionalità di chi comanda un gruppo. Quando fischia l’arbitro si abbandonano tutti i pensieri“.
Sulle scelte in vista di Potenza e sul livello dell’avversario: “Dopo la rifinitura, ho pochi dubbi. Il Potenza è una squadra che concede qualcosa ma capace di creare diversi pericoli e che ha un giocatore davanti fuori categoria. Ho le idee chiare, abbiamo fatto una settimana lunga. Ci siamo allenati anche da un punto di vista muscolare. Quando alleni con tanta fase abnegativa, ovviamente sei sereno, poi certo durante la partita, basta un episodio per cambiare l’esito. Dovremo essere una squadra forte per poter vincere“.
“Ho una squadra di titolari”
Sulle sue richieste alla squadra:”Ogni allenatore chiede ai propri giocatori delle cose specifiche. Io intendo il calcio in maniera aggressiva dal punto di vista muscolare. Per far ciò, però, bisogna stare al meglio fisicamente. In questo momento abbiamo bisogno di avere continuità di risultati perché la situazione di classifica non è ideale. Questo anche per accrescere la fiducia dei ragazzi e per migliorare anche dal punto di vista tattico. Sono anni che adotto la difesa a 3 ma ho giocato anche a 4. Poi c’è anche la lettura della gara in base all’avversario. Sono convinto di come mettere la squadra in campo ma non posso dare vantaggi al mio collega anche se è molto preparato e ci avrà sicuramente studiato”.
Poi sull’importanza della rosa a disposizione: “La mia fortuna è che non ho titolari. Ho una squadra di titolari e penso di averlo dimostrato. Col Taranto, rispetto ad Avellino, ne ho cambiati cinque ma non sono state bocciature. L’ho fatto perché ho un organico completo. Cerco di creare nella mente di un mio calciatore la consapevolezza di essere forte e di essere un titolare. Non si fa la formazione in base alla prestazione ma in base a quello che viene dimostrato nella settimana. Nel Foggia ci sono tanti giocatori bravi e questo accresce ulteriormente la mia convinzione. La scintilla dopo Taranto è scoccata perché dopo il gol di Emmausso la squadra si è sbloccata ma siamo ancora in una fase di convalescenza. Sicuramente c’è tanto da fare ma sono contento e orgoglioso di questo squadra. A ciò aggiungo che sono convinto che possiamo confermare quanto abbiamo fatto vedere col Taranto”.
Capuano: “Foggia l’ho scelta io”
E sulla possibile formazione: “Ercolani ha un piccolo problema e non sarà disponibile, Da Riva non si è mai allenato con il gruppo. Per il resto ci sono tutti. “Murano credo sia uno dei giocatori più forti che abbia mai allenato. Non devo recuperarlo, io sono soddisfatto di quello che sta facendo. Giocare contro una squadra di Capuano ti imbruttisce, il mio obiettivo è sempre stato questo. Alleno da tanti anni e il leader deve essere l’allenatore e poi ci devono essere tanti bravi giocatori che seguono l’allenatore. Il leader è colui che va in campo e dà il massimo di stesso”.
E sulla scelta di Foggia: “La piazza forte e dura l’ho scelta io. Foggia mi ha voluto, non finirò mai di ringraziare la famiglia Canonico ma sono stato io a voler venire qui. Queste sono piazze in cui si vive di calcio ma attenzione perché poi le responsabilità aumentano. Ci sono vantaggi e svantaggi. A me piace allenare in queste piazze. Altrimenti mi addormento. Io la mano sul petto la batterò sempre perché in quel momento vuol dire dare il massimo per chi si sta rappresentando. Questo è un comportamento da uomini veri“.