Home » Foggia, cosa succede dopo il Consiglio Federale? Dal TAR fino all’ultimo grado di giudizio: la situazione

Foggia, cosa succede dopo il Consiglio Federale? Dal TAR fino all’ultimo grado di giudizio: la situazione

foggia calcio -stadio-zaccheria

Credit: Photo Antonellis

È un’estate calda e a dir poco interminabile quella del Foggia, caratterizzata da un mix di ansia, speranza e attesa. In casa rossonera incombe sempre più la nuova stagione, ormai prossima a bussare alle porte di Via Gioberti. Il 31 luglio la squadra andrà in ritiro, cinque giorni dopo scenderà in campo per il match di Coppa contro il Catanzaro, mentre nel mezzo, si tornerà ancora nelle aule dei tribunali. Come ormai noto da diverse settimane, l’intenzione del Foggia è quella di non arrendersi e di battagliare fino alla fine per cercare di ottenere la Serie B. La società di Canonico, alla luce della riunione del Consiglio Federale dello scorso 24 luglio infatti, ricorrerà il 2 agosto al Tar del Lazio ed eventualmente anche al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio.

Foggia, cosa succede dopo il Consiglio Federale? Le tappe

“Chi mi conosce sa che non mollo di un centimetro, ed è uno degli ultimi gesti che farò come presidente del Foggia. Lo difenderò in tutte le sedi opportune perché c’è una dignità da salvare e da perseverare. Ai tifosi dico che non lasceremo nulla di intentato”. Queste le parole rilasciate da Nicola Canonico lo scorso 10 luglio, dichiarazioni forti e decise che stanno dunque a testimoniare la posizione del club già resa nota da diverso tempo. Sono due le date cerchiate in rosso sul calendario in casa Foggia, ovvero il 2 e il 29 agosto. I pugliesi punteranno sul Tar del Lazio e, successivamente, si affideranno in caso anche al Consiglio di Stato.

Nonostante quindi la decisione della FIGC e del Consiglio Federale, dello scorso 24 luglio, di dare priorità alle riammissioni, oltre all’intenzione di mantenere inalterato il format a 20 squadre in Serie B, il club di Canonico non si arrende e punta al ripescaggio. Al momento, Perugia e Brescia sono le due squadre che prenderebbero il posto lasciato vuoto da Lecco e Reggina. In Via Gioberti però, c’è la ferrea volontà di percorrere tutte le strade possibili al fine di ottenere la giustizia sportiva, facendo leva sulla mancata quarta promozione dalla Lega Pro alla B. Il ricorso della società rossonera, che si è affidata ad un amministrativista per farsi seguire nella vicenda, poggerà quindi proprio su questo punto. Bisognerà solo capire se lo stesso ricorso sarà accorpato o meno a quelli del 2 agosto oppure se verrà fissata una nuova data.