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La favola di Roberto De Zerbi, il figlio del Foggia partito dalla C che ha battuto il Liverpool di Klopp

Luglio 2014. A Foggia l’estate è arrivata da un po’. In città fa caldo e il calore dell’asfalto si riflette sui volti dei tifosi che si sono radunati curiosi fuori dallo stadio Zaccheria. Certo, il termometro non vuole fermare la sua corsa, ma un nuovo allenatore è arrivato per guidare il Foggia in Serie C e i tifosi hanno voluto accoglierlo. Roberto De Zerbi non parla molto. Ex calciatore, ha deciso di iniziare ad allenare e si è preso la fiducia dei rossoneri durante l’esperienza con il Darfo Boario, in Serie D. In quello stesso momento, a più di mille chilometri di distanza, in Germania, Jurgen Klopp sta preparando il suo sesto anno sulla panchina del Borussia Dortmund, al fianco di un giovane Pierre-Emerick Aubameyang.

Due storie. Una ancora ai primi capitoli, l’altra invece con una scenografia che vedeva i propri protagonisti giocare una finale di Champions contro il Bayern. Come avrebbe reagito De Zerbi se qualcuno gli avesse sussurrato all’orecchio che un giorno avrebbe affrontato Jurgen Klopp? Una risata, accompagnata forse da una battuta. Il calcio però è strano e non permette previsioni. Così, nove anni dopo da quella mattina afosa, Roberto De Zerbi ha battuto Klopp con il suo Brighton. Figlio dello Zaccheria, figlio del Foggia.

Figlio del Foggia

Di tempo ormai da quella promozione in Serie C1 del 2003 ne era passato, ma Foggia per Roberto De Zerbi era rimasta una meta speciale. I suoi primi passi nei professionisti sulla panchina si colorarono proprio con il rosso ed il nero. Due anni, dal 2014 al 2016, dove l’allenatore riuscì a portare negli uffici dello Zaccheria anche una Coppa Italia di Serie C. Poche parole fuori dal campo, idee e valori dentro lo spogliatoio. Il livello della qualità dei giocatori rossoneri si alzò, e su questo non c’erano dubbi. Tanto da arrivare ad un passo dalla promozione in Serie B, sfumata solamente nella finale dei playoff contro il Pisa di Gennaro Gattuso. Nell’estate del 2016 il rapporto tra l’allenatore ed il club pugliese si interruppe. Nello stesso momento, Jurgen Klopp aveva preparato le valigie per lasciare definitivamente la Germania. Direzione Liverpool.

Dal Foggia all’Ucraina

2 campionati tedeschi, 1 Coppa di Germania, 2 Supercoppe di Germania. Con questo palmares Jurgen Klopp si apprestava a firmare in Inghilterra per il Liverpool. Roberto De Zerbi invece era appena arrivato al Barbera per guidare il Palermo. Da quel momento per l’allenatore italiano fu un percorso in crescita. Dalla Serie D a Foggia, poi la panchina rosanero fino ad arrivare al Benevento. Nonostante la retrocessione con la squadra campana, l’anno successivo il Sassuolo consegnò le chiavi della panchina a Roberto De Zerbi. Ad Anfield Klopp avrebbe portato la sesta Champions League, per De Zerbi invece cominciava un percorso che lo avrebbe confermato come uno degli allenatori italiani più promettenti. Visione e arte del lavoro. I neroverdi con De Zerbi arrivarono quasi a toccare l’Europa, sfiorando la qualificazione in Conference League. Ma per l’allenatore era arrivato il momento di scrivere un nuovo capitolo. Questa volta fuori dal suo paese. Dall’Italia all’Ucraina, il grande passo portò De Zerbi sulla panchina dello Shakhtar Donetsk. Jurgen Klopp invece continuava a collezionare trofei, riportando sulla scrivania di Anfield anche una Premier League che mancava da trent’anni. I destini stavano per incrociarsi.

La Premier League e la vittoria contro Klopp

In Ucraina però il campo non parlò per molto. La guerra prese il sopravvento. La paura scacciò via ogni schema dalla lavagnetta ed il rumore delle bombe sovrastò quello dei tifosi negli stadi. De Zerbi prima della guerra riuscì a vincere una Supercoppa Ucraina, giocando poi la Champions League per la prima volta in carriera. Il conflitto fermò il campionato con lo Shakhtar in prima posizione. Il titolo non venne assegnato al club, l’allenatore decise di risolvere il contratto. Altro giro, altro capitolo. Un nuovo inizio. Questa volta a bussare alla sua porta è stata proprio la Premier League. Spesso il destino sembra disegnato dal miglior regista di Hollywood. Perché la prima partita in Inghilterra De Zerbi la gioca proprio contro il Liverpool di Jurgen Klopp, ad Anfield. La linea sottile e parallela che collegava i due allenatori, da Foggia fino alla Germania, si era finalmente unita. E dopo aver fermato la festa della Kop con un rocambolesco 3-3, il Brighton ha presentato davanti agli occhi dei tifosi del Liverpool un’altra lezione di calcio. Il curatore della tesi? Roberto De Zerbi. In silenzio, senza troppe parole. Lasciando parlare il campo: 3-0, 4 punti su 6 conquistati contro Klopp e Reds lasciati alle spalle in classifica. La zona valida per l’Europa a quattro punti di distanza. Da quel caldo luglio del 2014 di tempo ne è passato. Nove anni dopo De Zerbi ha stregato i padroni di Anfield. Figlio dello Zaccheria, figlio del Foggia.

A cura di Jacopo Morelli