Pavone-Zeman, dal Foggia dei miracoli alla rinascita in Serie C
Se dovessimo descrivere le carriere del ds del Foggia Peppino Pavone e Zdeněk Zeman, inizieremmo sicuramente con questa frase: “Una vita al servizio della provincia“. Quella stessa provincia che più delle grandi piazze può incoronare le competenze e la passione di due rivoluzionari che hanno dedicato gran parte della loro esistenza a far sognare chi, prima di loro, non aveva diritto a farlo. Due esistenze che non avrebbero dovuto incrociarsi ma che il dio del calcio ha deciso di mettere assieme in un piccolo “inferno”. Un’attrazione quasi fatale trai i due protagonisti della nostra storia, che ha portato Zeman a incoronare Pavone “il più grande conoscitore di Serie C“. E per uno che in carriera ne ha viste e vissute tante, non è poco. Una coppia che di fatto va avanti da 36 anni, da quel primo incontro nel 1986 che li ha portati a scoprire e lanciare grandissimi professionisti, in campo e in panchina.
Foggia andata e ritorno
Un viaggio, quello di Pavone, partito proprio dalla provincia pugliese per poi fare il grande salto nella Milano nerazzurra vincendo una Coppa Italia a fianco di campioni che hanno scritto la storia del calcio italiano come Facchetti, Oriali, Altobelli e Anastasi. E, forse, è proprio in quello spogliatoio che ha sviluppato quell’occhio critico nei confronti del talento che tanto gli è stato utile una volta appesi gli scarpini al chiodo.
Passato dal campo alla scrivania, la sorte – o meglio il destino – lo ha fatto ricongiungere con quella maglia a strisce rossonere che ha sempre portato nel cuore, il Foggia. Ed è proprio qui che avviene l’incontro con l’amore calcistico della sua vita: Zdeněk Zeman. Un colpo di fulmine al primo sguardo, che, insieme al presidente Pasquale Casillo, andrà a identificare in modo netto Foggia sulla mappa del calcio italiano, creando quello che di lì a breve verrà ribattezzato il “Foggia dei miracoli“. Una squadra partita dal niente, che grazie alla competenza e alla passione della coppia Pavone-Zeman arriverà a sfiorare traguardi semplicemente impensabili per una piccola realtà come quella foggiana.
Zeman, una filosofia “diversa”
Un connubio quasi perfetto accresciuto di anno in anno che ha saputo regalare alla provincia emozioni fin lì mai esplorate. Zeman, insieme al suo braccio destro Pavone, ha rappresentato per il calcio italiano innovazione e coraggio. In un periodo, gli anni 80, dove il catenaccio all’italiana regnava sovrano. Non nomi altisonanti, ma calciatori “diversi” da poter inserire nella sua rivoluzione del pallone. Una rivoluzione che ha portato Foggia a diventare oggetto di culto per ogni appassionato di calcio che abbia avuto la fortuna e l’onore di vivere quegli anni. Un simbolo della lotta al potere per una generazione affamata di bellezza. Nessun preconcetto, ma diktat precisi come cardini della sua “religione”. Non c’è vittoria che non passi attraverso il duro lavoro, quello che porta giocatori semi sconosciuti a diventare star di livello globale. Uno volta calciatore di Zeman, lo rimani per sempre.
Non importa che strada prenderai ma gli insegnamenti del boemo rimarranno sempre impressi nel tuo bagaglio umano e calcistico. Una personalità fuori dal comune frutto di una vita mai banale al servizio della provincia. Tutti sanno di Immobile, Insigne e Verratti. Calciatori valorizzati nel suo Pescara dei record e consegnati al gota del calcio mondiale. Ma, forse, in pochi sono consapevoli che prima dei tre campioni d’Europa la lista dei calciatori lanciati dall’allenatore boemo non è stata solo lunga, ma ricca di talento. Da Cafù a Nesta, da Di Biagio a Nedved passando per Di Vaio, Totò Schillaci e Beppe Signori. E sono solo alcuni, anche perché servirebbero giorni per citarli tutti. Una scuderia composta da campioni d’Europa, del Mondo e Palloni d’oro. Tutti con una cosa in comune: Zdeněk Zeman.
La nuova sfida in Serie C
Quando si sono ricongiunti ancora una volta a Foggia in Serie C, entrambi sapevano che la missione di riportare agli splendori di un tempo la società che tanto amano non sarebbe stato facile. Tra alti e bassi, il Foggia è in piena corsa playoff ancora una volta, grazie alla filosofia del suo allenatore. Giocatori come Alexis Ferrante e Alessio Curcio sono tra i calciatori che più di tutti stanno beneficiando della “cura Zeman” dopo stagioni decisamente più complicate. 12 gol per Ferrante e 9 con 9 assist per Curcio sono già tra i numeri migliori di due carriere pronte ad essere rilanciate verso categorie più prestigiose. Gli anni passano ma il tocco della coppia Pavone-Zeman rimane quello di due Re Mida del calcio italiano.
A cura di Giuseppe Sicignano