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Foggia, il Tar sospende il giudizio per la B

Un’estate lunghissima per i tanti tifosi italiani che hanno dovuto aspettare la fine di agosto per sapere il destino della propria squadra. I tifosi del Lecco e del Brescia hanno potuto esultare per la decisione del Consiglio di Stato. Entrambi i club disputeranno il campionato di Serie B. Brutte notizie invece per la Reggina, il cui ricorso è stato respinto/giudicato inammissibile dal Consiglio di Stato. A sorridere, invece, è stata la Casertana che è tornata in Lega Pro. La notizia di oggi, martedì 5 settembre è che il Tar sospende il giudizio sul ricorso del Foggia per Serie B. Si attende la decisione del Consiglio di Stato sulla revocazione della sentenza di ammissione del Lecco al campionato di Serie B per la stagione sportiva 2023/2024.

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credit foto: Martina Miscioscia

Il comunicato

Il Tar del Lazio si è espresso con un’ordinanza pubblicata nell’ambito di un ricorso proposto dal Calcio Foggia 1920 Srl. I giudici: “Considerato che tra il ricorso presentato dal Calcio Foggia 1920 Srl dinanzi alla V Sezione del Consiglio di Stato, per la revocazione della sentenza n. 8075/2023 del 30 agosto 2023, e il presente giudizio sussiste un evidente rapporto di pregiudizialità, atteso che la decisione della presente controversia, e in primis la valutazione sulla eventuale sussistenza e permanenza dell’interesse ad agire in capo alla ricorrente, presuppone la preliminare definizione da parte del Consiglio di Stato del giudizio di revocazione della sentenza relativa alla legittimità del provvedimento di ammissione del Lecco al campionato di Serie B S.S. 2023/2024″. Hanno rilevato che: “In vista della ripresa del processo, il ricorso del Foggia non risulta sia stato notificato all’Amministrazione che ha emanato l’atto impugnato. L’effetto è stato quello di ritenere sussistenti i presupposti per procedere alla sospensione del processo, in quanto dalla decisione del Consiglio di Stato sul ricorso per revocazione proposta dall’odierna ricorrente dipende anche la decisione della presente controversia”.