Capuano vince contro il destino: supera il suo passato e si regala la prima volta con il Foggia
La prima volta di Capuano: il suo Foggia ha sconfitto il Taranto ed è tornato a vincere dopo un periodo difficile.
“Non puoi sfuggire al destino, puoi solo vincerlo“. Un leitmotiv che spesso potrebbe aver riecheggiato nella testa di Eziolino Capuano in questi giorni. Probabilmente non avrà letto questa citazione di Seneca ma è altrettanto possibile che il suo pensiero non si sia discostato troppo da queste parole.
Il derby contro il Taranto rappresentava una gara speciale per l’allenatore di Pescopagano. Non solo perchè era uno snodo cruciale per la stagione del Foggia e non solo perchè era la sua prima volta in uno stadio storico come lo Zaccheria. Il peso della gara era dettato dall’avversario.
Capuano sulle rive dello Jonio ci ha lasciato il cuore: “Taranto è stato qualcosa di integrante nella mia famiglia“, ha detto nel finale di gara. Un’espressione che permette di capire alla perfezione il suo legame con la piazza. Poi però, sempre nel post-match, ha aggiunto: “Sono un professionista, ora alleno il Foggia“.
Da questo semplice concetto parte la “vittoria sul destino” citata da Seneca. Nel calcio, ma in generale, nello sport alle volte ci sono delle coincidenze incredibili e non ci si può far nulla. Bisogna affrontarle nella maniera più giusta. Questo ha fatto Capuano e questo ha consentito al Foggia di vincere il derby dello Zaccheria.
Il brutto anatroccolo spera di diventare presto un cigno
Aldilà del concetto filosofico che, come detto, ha rivestito la sua importanza nella gara, Capuano in questa settimana ha lavorato tanto sulla testa dei giocatori. Nel primo tempo la squadra ha palesato ancora degli strascichi evidenti della sfida di Avellino e, più in generale, di un periodo estremamente complicato.
Nella seconda frazione, però, il brutto anatroccolo ha palesato il primo passo verso la trasformazione in cigno, attesa con trepidante ansia da tutta la piazza. Millico ed Emmausso, due dei bocciati del Partenio Lombardi, hanno cambiato la sfida. Il primo si è sacrificato come poche volte ha fatto nella sua carriera – parola di Capuano – mentre l’ex Messina è andato a segno per la quarta volta in campionato e la quinta in stagione. Ma non solo loro, anche Mazzocco, entrato sempre all’inizio della ripresa. è stato perfetto nel suo ruolo di perno a centrocampo. E poi Salines: il giocatore simbolo di questa squadra. Aveva siglato l’ultimo gol casalingo del Foggia e lo aveva realizzato di testa sugli sviluppi da angolo contro il Monopoli e ha fatto lo stesso nella 73esima edizione del derby più antico di Puglia. Uno stacco imperioso che ha regalato ai rossoneri e al proprio allenatore un enorme sospiro di sollievo.
Foggia, quante prime volte nella serata del derby
Una boccata d’ossigeno, come detto, ma nel post-gara Capuano ci ha tenuto a rimettere tutto l’ambiente sull’attenti: “Se crediamo di essere usciti dal momento difficile, siamo solo degli sciocchi“. Il Foggia ha posto il primo mattoncino, ora deve ricostruire l’intero palazzo. Nel frattempo il tempo per godersi questo successo non manca. Anche perché in esso ci sono tante prime volte riferite alla stagione 2024/25. Non solo la già citata vittoria sul destino di Ezio Capuano.
I rossoneri hanno conquistato il primo successo casalingo della stagione. L’ultima affermazione in casa risaliva al 17 marzo, quando la squadra, allora allenata da Cudini, si impose per 2-1 sulla capolista Juve Stabia. Ma non è finita ancora qui. Il Foggia è tornato a registrare un clean sheet allo Zaccheria. Non succedeva dal 6 marzo, dalla sfida interna col Picerno. Il risultato finale? 2-0. Beh, non poteva che essere così. In una serata di destino, di coincidenze, il Foggia e Capuano tornano a sorridere.