Capuano: “Oggi ho visto un buon Foggia. Rimanere a Taranto sarebbe stato un gesto incoerente”
Le parole dell’allenatore rossonero dopo il successo nel derby contro il Taranto.
Prima gioia per il Foggia di Ezio Capuano. Allo Zaccheria i rossoneri si sono imposti per 2-0 sul Taranto nel derby più antico della Puglia, tornando al successo dopo tre sconfitte consecutive. Al termine della gara ha parlato l’allenatore rossonero, che si è dibattuto innanzitutto sulla partita.
“Il Foggia del 1′ non mi è dispiaciuto per niente. Poi abbiamo avuto 10′ in cui a centrocampo abbiamo fatto fatica. Per questo nel secondo tempo ho deciso di mettere Mazzocco come perno di centrocampo“.
Grande soddisfazione, invece, per ciò che concerne la ripresa e, quindi, sul successo finale: “Abbiamo fatto un secondo tempo importante, di intensità e sono contento del gol su angolo perchè sono situazioni studiate. Questa è stata la vittoria del gruppo. Nonostante abbia lasciato fuori degli elementi importanti lo hanno accettato e sono entrati benissimo nella seconda frazione. Abbiamo strameritato la vittoria ma siamo ancora una squadra convalescente. Dobbiamo continuare a lavorare. L’altro aspetto che mi soddisfa è non aver preso gol, date le difficoltà vissute da inizio stagione da questo punto di vista“.
Capuano, poi, si è esposto sul cambio di modulo fra primo e secondo tempo: “A me la difesa a 4 non piace ma in questa partita non potevo rimanere con la difesa a 3, non sarebbe stata una mossa intelligente. Il sistema di gioco non è importante, è importante l’occupazione degli spazi. Millico ed Emmausso, due giocatori di grandi qualità, hanno fatto la fase difensiva e questa è un’enorme soddisfazione“.
Capuano: “Vittoria di un valore inestimabile”
Sull’importanza del successo nel derby: “Questa vittoria ha un valore inestimabile perchè era uno scontro diretto. Questo accresce ancora di più la mia volontà di guidare questo gruppo. La partita di Avellino non era mia perchè non conoscevo neppure le caratteristiche di gioco. Danzi ad esempio non lo conoscevo. Con quattro-cinque allenamenti credo che la differenza si sia vista. Oggi si è visto un ottimo Foggia, anche ignorante”.
Poi Capuano ha anche analizzato in maniera schietta e onesta la decisione di escludere Emmausso dagli undici titolari: “I figli si baciano quando dormono, durante il giorno si bastonano. Lui è un giocatore di grande qualità ma la squadra viene prima di tutto. Nella mia carriera ho imparato che la maglia è più importante del singolo“.
“Oltre 5000 persone essendo penultimi non si vedono neppure in Serie A”
L’intervallo è stato caratterizzato, poi, da un episodio estremamente curioso. Capuano nel primo tempo ha indossato giacca e cravatta ma al secondo tempo si è ripresentato con l’uniforme del club. Una scelta che l’allenatore ha commentato così: “Il cambio di tenuta? La camicia mi stava stretta e per questo ho deciso di cambiarmi e ho messo l’uniforme“.
Non è mancata, inoltre una considerazione sul pubblico: “Quando sono arrivato a Taranto c’erano 256 persone, qui partiamo da oltre 5000. Questa è una piazza importante. Avere tanta gente essendo penultimi è un risultato che non si vede nemmeno in Serie A. Cercherò di lavorare per portarne altri. Se dovessimo farlo, vorrà dire che siamo stati bravi“.
“Se pensiamo di esserci tirati fuori dalla situazione difficile, siamo degli sciocchi”
Capuano ha rivolto, poi, anche una considerazione alla sua ex squadra:”Il Taranto non mi è sembrata una squadra morta. Mi si dice che mancavano alcuni elementi. Io sono dell’idea che bisogna dare valore a questa sfida. Non era facile giocare in mezzo al campo in una situazione del genere“.
“Se però – ha precisato Capuano in merito al futuro del Foggia – pensiamo che stasera ci siamo tirati fuori siamo degli sciocchi. Questa era una partita fondamentale. Avrei preferito giocare contro il Catania o il Picerno piuttosto che una partita del genere. La grande capacità nostra è stata tra il primo e il secondo tempo. I ragazzi sono rimasti tranquilli e questo ci ha portato al successo“.
Capuano poi, è tornato anche sull’addio al Taranto ai microfoni di Antenna Sud: “Ho dato la mia famiglia per il Taranto, poi ognuno dica quello che vuole. Spiegatemi cosa dovevo fare: avevo costruito una grande squadra che poi è stata smantellata, stipendi non pagati.. sarebbe stato un gesto di grande incoerenza rimanere lì, invece ho rinunciato ai soldi e a un contratto importante per essere coerente. Ho perso i soldi, lo deve sapere tutto il mondo”.