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Dall’esperienza all’Inter grazie a Zanetti al primo gol tra i pro col Foggia, Vezzoni: “Un momento indescrivibile”

Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis Calcio Foggia 1920, www.lacasadic.com

Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis Calcio Foggia 1920, www.lacasadic.com

Le parole del giocatore a LaCasadiC-Talk

Il Foggia occupa attualmente la quattordicesima posizione con 32 punti. La squadra rossonera arriva dal successo interno per 1-0 contro l’Avellino, una vittoria firmata Franco Vezzoni.

Ed è proprio l’argentino classe 2001 l’ospite del decimo episodio di LaCasaDiC Talk. Un viaggio nella sua carriera, dall’Argentina all’Italia, l’avventura all’Inter fino al presente con il Foggia.

Il primo gol in carriera è un ricordo che rimane indelebile, e per Vezzoni è stato così: “Sicuramente il momento del gol è stato un’emozione unica. È stato il primo tra i professionisti, ma anche il primo con questa maglia, in una partita così importante per noi. È stata davvero un’emozione indescrivibile. Lo desideravo tanto e non vedevo l’ora che arrivasse. Sono felice anche perché con quel gol ho contribuito a portare a casa i tre punti“. Un sogno che si è realizzato, festeggiato con i suoi compagni: “È stato emozionante anche ricevere gli abbracci dai miei compagni, che sono venuti tutti da me. Mi ha fatto sentire importante in quel momento, e mi ha davvero emozionato“.

Vezzoni nasce come centrocampista di sinistra, ma è sempre pronto a reinventarsi. “Lo scorso anno ho ricoperto diversi ruoli e anche quest’anno è stato lo stesso. Mi faccio trovare sempre pronto, in qualsiasi posizione ci sia bisogno. Se dovessi scegliere, però, mi piace giocare come quarto o quinto di centrocampo, è un ruolo in cui mi sento più a mio agio. Mi piace la sfida nell’uno contro uno, sia in fase offensiva che difensiva. In passato, ho anche giocato come mezz’ala“.

Foggia e Zauri

Sulla panchina del Foggia si sono alternati diversi allenatori in questa stagione, e attualmente la squadra è affidata a Zauri. Franco commenta così il suo rapporto con lui: “L’allenatore, da quando è arrivato, ci sta dando tanta fiducia. Il gruppo si è unito veramente tanto, e lui è stato molto bravo nell’unire tutti. Ha dato fiducia a tutti i giocatori, dal primo all’ultimo, e questo ha fatto sì che tutti ci sentissimo coinvolti nella squadra, il che è una grande cosa. A volte non è facile gestire certe dinamiche, ma io sicuramente mi trovo bene. Lui ha un grande rapporto con noi calciatori, e noi con lui e il suo staff. Questo ti dà quella serenità e fiducia che si riflette anche in campo. Da quando è arrivato, abbiamo ottenuto grandi risultati, anche se tre sconfitte ci sono costate caro. La strada è ancora lunga, ma se continuiamo con questo atteggiamento e questa voglia, possiamo ottenere grandi risultati“. Parlando dei nuovi arrivati, aggiunge: “Stiamo facendo loro capire cosa significa Foggia e cosa vuol dire indossare questa maglia. Non ci sono stati problemi, l’hanno capito subito“. Infine, un commento più personale su Foggia: “Mi trovo molto bene qui. Vengo dall’Argentina e fuori dal campo è un po’ come essere lì. Quando ho deciso di venire qui, il motivo principale è stata la piazza importante, e una piazza così non si può mai rifiutare“.

Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis, www.lacasadic.com
Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis, www.lacasadic.com

Il passato all’Inter

Il suo arrivo in Italia è stato possibile grazie all’Inter. “I nerazzurri mi avevano visto giocare in Argentina. Zanetti mi ha portato in Italia con lo scouting di Marco Monti, a cui sono sempre grato. L’allora capitano mi ha dato una grande mano per farmi notare dall’Inter e permettermi di fare il provino in Italia”.  Una crescita importante nelle giovanili a Appiano: “Sono arrivato a 16 anni e ho un grande ricordo di quel periodo. Un aneddoto particolare? La prima panchina in Serie A contro il Milan. Ma anche l’intera esperienza con la prima squadra, con i giocatori che ho avuto la fortuna di vivere tanto da vicino. Vederli e ascoltare i loro racconti è stato molto importante per me. Allenarmi con giocatori di quel livello è stata una grande opportunità“.

Un vero e proprio percorso di crescita, sia come persona che come calciatore: “Qui vieni educato, ti crescono prima come uomo e poi come giocatore. Penso che questa sia una cosa fondamentale. Io mi sono trovato benissimo“. Non manca, però, un rimpianto nella mente di Franco: “Perdere la semifinale contro l’Empoli. Volevo vincere il campionato Primavera con l’Inter. Ma a loro devo solo dire grazie, è sempre un bel ricordo“.

Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis, www.lacasadic.com
Franco Vezzoni con la maglia del Foggia, Credit: Federico Antonellis, www.lacasadic.com

Argentina-Italia

Un elemento fondamentale della cultura argentina è senza dubbio il mate. “Per noi è una tradizione, come il caffè per gli italiani. C’è tutta una preparazione dietro. Si beve sempre in compagnia. Si mette la yerba, che è simile a una tisana, e poi si prepara l’acqua bollente. Infine, c’è una cannuccia“. Franco racconta un aneddoto particolare: “Avevo finito la yerba, l’avevo ordinata due mesi fa. Mi è arrivata proprio il giorno prima della partita contro l’Avellino. Dopo due mesi, sono tornato a berlo prima della partita, e poi è arrivato il gol. Da ora fino alla fine dell’anno, non smetterò più di berlo“. Dall’Argentina all’Italia, Franco parla anche della cucina: “Qui si mangia bene. Il mio piatto preferito? Ti direi la carbonara, ma mi piace molto anche il risotto alla parmigiana, che mangiamo sempre in ritiro. A Milano, invece, mangiavo quello alla milanese. Qui in Puglia ci sono tanti piatti tipici. Devo dire che sul cibo non ho nulla da reclamare“.

A conclusione anche la sua top 11 tutta argentina: “11 di Vezzoni tutto argentino: Emiliano Martinez, Zanetti, Passarella, Samuel/ Romero, Sorin, Redondo, Mascherano, De Paul, Messi, Maradona, Batistuta. Allenatore Scaloni“.