Foggia, Zauri: “Io non abbandono la mia squadra ma oggi non siamo esistiti”

Luciano Zauri, allenatore del Foggia, in conferenza stampa - www.lacasadic.com
Le parole dell’allenatore rossonero dopo la sconfitta nello scontro salvezza contro il Messina.
Ennesima delusione per il Foggia. Il club rossonero contro il Messina ha rimediato la sesta sconfitta in campionato e ora la situazione di classifica diventa estremamente pericolosa.
I rossoneri restano terzultimi con 30 punti ma la Casertana, che ha sconfitto il Crotone in casa, ora è solamente a una lunghezza di distanza dal club pugliese a 90′ dal termine della stagione.
Il Foggia è costretto a far meglio dei campani per evitare i playout. Una situazione estremamente delicata per i rossoneri. Di questo e dell’ennesima prova insufficiente ha parlato Zauri al termine della gara.
“Non abbiamo fatto una cosa buona. Non siamo scesi in campo. C’è poco da parlare, quando c’è questa performance“. – questo il virgolettato con cui l’ex allenatore del Pescara ha dato avvio alla propria conferenza.
Zauri: “Rifarei tutto, ho messo in campo chi pensavo stesse meglio”
L’allenatore rossonero, però, non si pente delle sue scelte: “Rifarei tutto perchè ho messo in campo chi pensavo stesse meglio ma oggettivamente non c’è niente da salvare“.
“Non c’è una cosa che è andata meno bene dell’altra – ha ribadito – ma credo che in questo momento ci sia da lavorare sulla testa perchè non siamo tranquilli. Abbiamo ancora una partita e non dobbiamo buttare tutto“.
“Non bisogna guardare agli altri, pensiamo a noi stessi”
Zauri si è anche espresso sulle due sostituzioni effettuate a inizio ripresa: “Pazienza ed Emmausso erano ammoniti e ho preferito lasciarli fuori alla fine del primo tempo“.
Infine sulla situazione generale e sulle prospettive in vista degli ultimi 90′: “Non c’è da guardare agli altri, dobbiamo pensare a noi stessi. Tutto è migliorabile. Spiace perchè i presupposti non erano questi, c’era la convinzione di fare qualcosa. Io non abbandono la mia squadra ma oggi non siamo esistiti“.