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Come giocava il Foggia di Zeman dieci anni fa?

Il campionato di Serie C quest’estate ha visto il ritorno, a dieci anni di distanza, dell’inimitabile “maestro” boemo sulla panchina del Foggia. “Zeman parte quarta” rievoca indubbiamente quanto fatto di buono in passato. E se Ferrante e compagni stanno rispettando le aspettative, andiamo a rispolverare quella che è stata la squadra allenata da ZZ nella stagione 2010-11 nell’allora campionato di Lega Pro prima divisione. Tra meteore e talenti, quel Foggia conquistò il sesto posto in classifica e non centrò – per poco – l’obiettivo playoff.

Il Foggia 2010/11: la porta

La porta era difesa da Simone Santarelli, all’epoca 21enne. Il classe 1988, cresciuto nel vivaio della Lazio, arrivò da due anni d’inattività con tutto lo scetticismo del caso. “Zeman mi chiamò e mi chiese se volevo continuare ancora a fare il portiere. Feci una settimana di ritiro e non pensavo minimante che mi avrebbe preso, poi terminai la stagione come miglior portiere della Serie C” – dice Santarelli, il quale però non è riuscito ad emergere tra i professionisti, continuando a giocare però tra Eccellenza e Promozione. Come dodicesimo, Zeman utilizzò spesso il bulgaro Mihail Ivanov, attualmente svincolato, che ha condotto una modesta carriera tra Bulgaria e Svezia, con due piccole parenti in Italia al Siena e al Piacenza.

Quanta difesa con un futuro in A

La difesa annoverava alcune giovani promesse dei tempi, che in qualche modo hanno rispettato le attese. Su tutti il capitano di quel Foggia Simone Romagnoli, cresciuto calcisticamente nel Milan, che si mise in mostra con i rossoneri, tanto da convincere Zeman a portarlo con sé in quel Pescara dei miracoli. Dopodiché una carriera tra Serie A e B, attualmente è in massima serie con l’Empoli. Al suo fianco agivano Vasco Regini e Salamon. Il primo ha giocato anche con le maglie di Sampdoria e Napoli; il secondo arrivò anche ad indossare la casacca del Milan, adesso è il centrale del Lech Poznań, capolista del campionato polacco. Tra gli altri difensori, da menzionare anche il foggiano Pino Agostinone, tornato poi a casa la scorsa stagione con Marchionni alla guida; oltre a Michele Rigione (scuola Inter) ora al Cosenza, dopo l’esperienza con il Chievo. 

Piedi buoni in mediana

Sulla trequarti agiva l’italo-tunisino Karim Laribi, che arrivò in prestito dal Palermo. Quattro gol in maglia rossonera per poi spiccare il volo principalmente in Serie B. Attualmente milita tra le fila della Reggina e vanta oltre 20 presenze in A con le maglie di Sassuolo e Bologna. Anche Burrai, centrocampista del Perugia, giocava in quella squadra; che poteva contare anche sulla promessa dell’Atalanta Moussa Konè. L’ivoriano, ai tempi, sembrava il potenziale crack di quel gruppo, salvo poi perdersi nel percorso, conta comunque 11 apparizioni in massima serie con il club bergamasco.

Foto Antonellis

Attacco: Lorenzo Insigne, dalla 10 rossonera alla 10 della Nazionale

Passiamo all’attacco che visto adesso fa davvero impressione! Su tutti spicca il campione d’Europa Lorenzo Insigne, che – in prestito dal Napoli – terminò l’annata con 19 gol. A supportarlo, un’altra conoscenza della nostra Serie A ovvero Marco Sau, ora al Benevento. Completava il tridente: Diego Farias. Anche lui noto ai più soprattutto per le reti con la maglia del Cagliari, club per il quale milita dopo la recente esperienza in prestito allo Spezia con 4 gol all’attivo.  

Chissà se anche questo Foggia targato Zeman, produrrà talenti in grado di alzare prestigiosi trofei? Non ci resta che aspettare e attenzionare questa formazione da vicino per non essere impreparati sul futuro.

A cura di Gabriele Mucelli