Foto Antonellis
Il Foggia di Zeman viaggia spedito in zona playoff e lavora per preparare la gara di sabato contro la Virtus Francavilla. Un rendimento altalenante dei ragazzi del boemo che hanno comunque raccolto 28 punti sul campo (4 sottratti per penalizzazione) nei 17 turni del girone C.
Una buona fetta di stagione che si può considerare positiva, se si premette l’obiettivo playoff e quello di far “divertire” i tanti tifosi rossoneri nostalgici dei grandi palcoscenici.
Il Foggia 4.0 è una formazione costruita “ex novo” con l’astuzia e il talento di chi negli anni d’oro di Zemanlandia portò in Puglia i vari Signori, Rambaudi e Baiano. Un nome, una garanzia: Peppino Pavone, il quale anche quest’anno non si è sottratto dall’onere di dare a Zeman ragazzi funzionali al suo progetto tattico. Una squadra largamente rimaneggiata, che vede soli quattro calciatori confermati dalla scorsa stagione ovvero Alessio Curcio, Vincenzo Garofalo, Michele Rocca e Roberto Di Jenno.
Il ds rossonero non ha nascosto però, in una recente conferenza stampa, le difficoltà che ha avuto quest’estate nel costruire l’organico: “Ciò che mi ha stupito è chi ha preferito non giocare a Foggia, cosa che prima non succedeva. A malincuore, ho visto ragazzi che hanno scelto altre società meno blasonate per motivi di carattere ambientale”. Come ogni squadra di Zeman, il punto focale di questo roster è ovviamente l’attacco che può vantare un tridente niente male che vede Ferrante (9 gol), Curcio (6 gol) e uno tra Merkaj, Merola e Di Grazia con Tuzzo che nell’ultimo periodo si sta ritagliando uno spazio non indifferente anche nella posizione di ala. A completare il reparto c’è anche Vigolo, ex conoscenza della Primavera del Milan che sta però trovando poco minutaggio, complice l’ottima forma di Ferrante.
Proprio l’italo-argentino è la spina del fianco delle difese avversarie che incontra il Foggia; l’ex Ternana è arrivato in estate con la formula del prestito con diritto di riscatto e controriscatto proprio dalla società umbra.
A centrocampo non esistono gerarchie già delineate, seppur tra i più presenti troviamo l’ex Cesena Davide Petermann, cresciuto nel mito di Daniele De Rossi, di cui oltre ad essere fan e anche “compagno di ruolo”. Dal Lecce è arrivata l’ottima promessa Maselli, che si è però visto poco, a causa di un infortunio a inizio stagione. I reduci della scorsa stagione, i già citati Rocca e Garofalo vengono utilizzati spesso nel ruolo di mezzala nel tris di centrocampo, che vede solitamente l’impiego di Andrea Gallo, pescato da Pavone dal campionato di Serie D. Altri due calciatori dall’ottima prospettiva e da non sottovalutare sono Andrea Rizzo Pinna (classe 2000) e Marco Ballarini (classe 2001), scuola Udinese.
Zeman si è detto soddisfatto della sua retroguardia, che ha subito 18 gol in 17 partite, un dato che se contestualizzato nell’ottica del “Maestro” va interpretato in maniera più che positiva. Chi sta dando grandi garanzie è il portiere con un passato in A tra Parma e Palermo, Fabrizio Alastra; il quale negli ultimi due turni – causa infortunio – è stato sostituito da Giacomo Volpe, arrivato dal campionato di Serie B in estate.
L’infortunio di Markic, centrale bosniaco ex Viterbese, ha dato l’occasione a Sciacca per guadagnarsi sul campo il ruolo di leader e capitano di questo Foggia. Nei quattro di difesa agisce anche l’ex Samb, Di Pasquale con l’alternativa Girasole, altro giovane dal futuro assicurato. In grande spolvero il terzino Martino, arrivato anche lui dalla Serie D e che è stato impiegato anche nei tre d’attacco, con totale libertà di agire su tutta la fascia. Oltre a Di Jenno, in rosa anche Garattoni e Nicoletti, il quale sta offrendo grandi garanzie sulla fascia di sinistra.
I rossoneri affronteranno – nell’ordine – Virtus Francavilla (sabato ore 17:30) e Avellino (domenica 19, ore 14:30). Due match importanti per portare a casa i punti necessari per rimanere in piena zona spareggi e sperare che la giustizia sportiva possa restituire i quattro che sono stati sottratti per ritardi nella consegna di documenti in fase d’iscrizione al campionato.
Ma una cosa è certa: il Foggia di Zeman può regalare sorprese e magari parleremo ancora dei protagonisti di questa squadra ma in un’altra categoria. Comunque la Serie C è ricca di insidie, il Foggia lo sa bene e dovrà continuare con questo passo per stupire ancora.
A cura di Gabriele Mucelli
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