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Foggia, Zeman: “Togliere la fascia a Curcio non è stata una cosa positiva”

Dopo la vittoria convincente contro la Paganese, il Foggia di Zeman torna in campo domenica nell’ostica trasferta di Catania. In vista del prossimo turno, il boemo è tornato a parlare in conferenza stampa.  

Foggia, l’opinione di Zeman sul cambio di capitano

La novità per quanto riguarda il capitano si era vista già nell’ultima partita casalinga, con Curcio senza la fascia. Secondo la società questo provvedimento può far giocare l’attaccante scuola Juventus con la testa più libera e privo di responsabilità. Non sembra essere della stessa opinione Zeman. “Conosco il ragazzo e secondo me togliergli la fascia da capitano non è stata una cosa positiva. Ma se la società ha deciso così andiamo così”. 

Inevitabile non toccare l’argomento principale della settimana, ovvero la notizia della penalizzazione arrivata giovedì. L’allenatore però si concentra sul calcio giocato. “La squadra fa calcio in campo. È normale che quattro punti in meno non sono positivi, però vuol dire che dobbiamo fare di più per recuperare”. Il provvedimento, oltre ai punti in meno alla squadra, ha riservato sei e quattro mesi di inibizione rispettivamente per il presidente Canonico e la vice presidentessa Pintus. 

Zeman si prepara al Catania: “Voglio la stessa squadra di domenica scorsa”

La testa è ovviamente rivolta verso la sfida di domenica contro il Catania. “Spero di ritrovare la stessa squadra della scorsa domenica cercando di migliorare qualcosa. In settimana abbiamo provato qualcosa in più e cerchiamo di metterlo in pratica. Poi il Catania è una buona squadra ed anche esperta, ma hanno comunque dei problemi sia in campo che fuori”. 

Un tocco di nostalgia dopo i festeggiamenti per le mille panchine in Italia. “Quelle a Foggia sono tante, per ora è il maggior numero di panchine che ho fatto in una squadra. Spero di incrementarle facendo qualcosa di positivo”. Una domanda tocca un nervo ancora scoperto, ovvero quello della semifinale della Mitropa Cup del 1992. “Quella era un’occasione che non abbiamo sfruttato. C’è ancora del rammarico per non averla finita bene”.