Il Foggia di Zeman 4.0 sta ripagando fino a questo momento le attese. E il divertimento in campo non manca. Uno dei migliori interpreti della nuova Zemanlandia? Alexis Ferrante. Il bomber, arrivato in estate dalla Ternana con la formula del prestito con diritto di riscatto, si sta imponendo tra i principali cannonieri del girone C e i sette gol in tredici gare sono una prova lampante dell’ottima forma del numero 9. Potenza, Latina, Andria, Monopoli, Bari, Paganese e Catania sono queste le squadre a cui il classe ‘95 ha segnato.
Che Alexis fosse un attaccante di livello, a Foggia non avevano dubbi ma ciò che sorprende è la facilità con la quale il bomber riesca a trovare la rete. Un feeling da attaccante di razza, che era stato relegato a ruolo di riserva di lusso nella sua parentesi a Terni. Il suo score migliore (7 gol in 29 gare) con la maglia delle Fere, risalente all’annata 2019/20, è già stato eguagliato in questo avvio di campionato, ma Alexis non ne vuole proprio sapere di fermarsi e la parola d’ordine è una sola: segnare. E se si è allenati da Zeman, maestro e fautore massimo del calcio ultra propositivo, il tutto diventa inevitabilmente più semplice!
Ebbene sì, perché nel passato del bomber c’è proprio l’allenatore di Praga. Nella stagione 2012/2013 quando il boemo sedeva sulla panchina della Roma, Ferrante è stato davvero vicino al debutto in un complicato quarto di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina di Montella, terminato 1-0 per i giallorossi. Ai tempi, Alexis era un ragazzo della Primavera allenata da Alberto De Rossi in cui si dimostrò molto prolifico, salvo poi rallentare quell’escalation nel club capitolino. Alexis era arrivato alla Roma grazie all’allora ds Walter Sabatini, il quale – senza indugi – lo preferì a un certo Andrea Belotti, anche lui visionato a lungo ma scartato per il fattore anagrafico.
Fino a quel momento, il nativo di Buenos Aires (ma naturalizzato italiano) aveva collezionato ottime prestazioni in Serie C con la maglia del Piacenza. Poche apparizioni con la maglia dei lupi piacentini che bastarono per far innamorare Sabatini, che lo affidò al maestro Zeman per la consacrazione mai arrivata.
Nel bel mezzo di questi anni, Ferrante ha vestito anche le maglie di Brescia, Pisa e Fano sempre in terza categoria. Foggia sta imparando a conoscerlo, per informazioni: visionare la sua rete nel sentito derby contro il Bari al San Nicola, che ha sancito il pareggio. Un colpo magistrale che solo ai più grandi centravanti riesce… E se non siete ancora convinti: consultate la nostra sezione highlights per gustarvi la rimonta rossonera a Catania con la rete decisiva proprio dell’italo-argentino dagli undici metri in pieno recupero.
A distanza di ben otto anni, le strade di Ferrante e Zeman si sono ricongiunte. E non importa se Alexis oggi non è più un ragazzo della Primavera e di anni ne ha ventisei. Non è importante quale sia la categoria. Ciò che conta è che il Foggia ha trovato il suo numero 9, ancora una volta nel segno di Zdeněk Zeman. Il Campobasso, prossimo avversario dei satanelli, è avvisato: El Tigre Ferrante ha davvero tanta fame!
A cura di Gabriele Mucelli
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