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Un ritorno che sa di Serie C: Mirko Drudi, il Forli-bis è un successo

Mirko Drudi con la maglia del Forlì (credit: fb Forl' F.C.) - www.lacasadic.com

Mirko Drudi con la maglia del Forlì (credit: fb Forl' F.C.) - www.lacasadic.com

Il ritorno del difensore con il Forlì, dalla retrocessione otto anni fa al ritorno in Serie C: un cerchio che si chiude

Era il 23 ottobre del 2023 quando Mirko Drudi tornò a vestire la maglia del Forlì. Era stato un addio amaro quello tra il difensore e i romagnoli, arrivato al termine di una stagione chiusa al 17° posto nell’allora Girone B di Lega Pro e con conseguente retrocessione dopo aver peso i playout contro la Pro Piacenza. Da allora le strade tra il classe 1987 e i biancorossi sembravano essersi separate definitivamente.

Quella di Forlì aveva le sembianze di una delle tante piazze di passaggio nella lunga carriera del difensore nativo di Cesena. Una carriera iniziata nelle giovanili della sua città e arrivata fino a toccare la Serie B con le maglie di Pescara e Cittadella, mentre i romagnoli erano stabilmente tra i dilettanti.

Dopo la parentesi col Monopoli però qualcosa è cambiato, e il pallone lo ha riportato proprio dalle parti di Forlì. A quasi 10 anni di distanza, la mente di Drudi ha fatto un ritorno al passato: backup ripristinato a quel 2015 che aveva allontanato i biancorossi dal calcio professionistico. Pensieri che tornano al 30 maggio di quell’anno, allo 0-0 nella gara di ritorno al Morgagni con la Pro Piacenza.

Poi la retrocessione in Serie D, il ripescaggio tra i professionisti e l’ennesima retrocessione, stavolta definitiva. 7 lunghissimi anni di dilettantismo…fino a oggi. Aggiornamento del sistema: 17 aprile 2025, il Forlì batte la Pistoiese e torna aritmeticamente in Serie C.

Forlì, il ritorno di Mirko Drudi

Nonostante qualche problema fisico che ha inevitabilmente condizionato la prima parte di stagione, il ritorno di Mirko Drudi tra i biancorossi può già essere definito un successo. In una rosa piuttosto giovane come quella del Forlì, la grande esperienza portata dal 38enne – assieme a quella dei più grandi Sbardella e del capitano Gaiola – ha giovato all’intero gruppo.

A un anno esatto dal suo ritorno in Romagna, in un’intervista del Quotidiano Sportivo, il difensore non si era posto limiti su questo campionato: “Stiamo assimilando la nuova mentalità dell’allenatore. Tau Altopascio, Lentigone e Pistoiese sono ben organizzate, ma questo Forlì ha tutte le carte in regola per lottare fino a fine campionato. A distanza di qualche mese la missione è compiuta: il cerchio di Drudi e il Forlì si è chiuso lì dove era terminato 8 anni fa.

Squadra Forlì (credit: fb Forlì F.C.) - www.lacasadic.com
Squadra Forlì (credit: fb Forlì F.C.) – www.lacasadic.com

La cavalcata del Forlì

L’arrivo in panchina di Alessandro Miramari è poi stato la ciliegina sulla torta di un progetto che, iniziato qualche anno fa con la presidenza Cappelli, ha finalmente trovato il salto di categoria. L’ex allenatore del Corticella ha subito improntato la sua filosofia di gioco in un 4-2-3-1 che ha fatto rendere al meglio le qualità del 23enne Nicola Farinelli. Sono 7 i gol e ben 12 gli assist da trequartista per il numero 11, accompagnato dai bomber della squadra, Elia Petrelli e Davide Macrì.

Escludendo la prima parte del girone d’andata, in cui è stato il Tau Altopascio a mantenere la testa della classifica, il lavoro del Forlì è stato quello che ha raccolto meglio i frutti sul lungo termine. Dedizione, passione e sacrificio: gli ingredienti fondamentali che hanno regalato finalmente la Serie C ai biancorossi.