Una rosa importante e un gruppo costruito col tempo: Forlì, è di nuovo Serie C

Il Forlì - crediti FB Forlì FC - www.lacasadic.com
I biancorossi tornano in Serie C. Decisiva la vittoria casalinga sulla Pistoiese, che ha reso inutile il successo del Ravenna sul Cittadella Vis Modena.
È grande festa in casa Forlì: i biancorossi hanno conquistato la promozione in Serie C. Un risultato tanto atteso dal club, che voleva a tutti costi ritornare nel calcio professionistico, da cui mancava dalla stagione 2016/2017.
Decisivo il successo casalingo sulla Pistoiese che ha reso inutile il successo del Ravenna, secondo, in trasferta contro il Cittadella Vis Modena, settimo in classifica. Una stagione a dir poco trionfale, quella dei biancorossi, che hanno ipotecato il discorso già a due giornate dal termine del campionato, vincendo 20 delle ultime 21 partite.
Anche i numeri parlano chiaro: la squadra di Miramari ha dominato il campionato sia sul piano offensivo, grazie alle 70 reti segnate, sia sul piano difensivo, con soli 20 gol subiti. Inoltre, il Forlì è la squadra con la media punti più alta (oltre 2,5 punti a partita) in tutta Italia, migliore persino dell’Inter capolista in Serie A. Il successo nell’ultima partita rappresenta anche un traguardo per il club, che ha raggiunto le 12 vittorie consecutive per la prima volta nella storia. Il record precedente era di 8 successi di fila, già eguagliato durante questa stagione. Un andamento incredibile, che ha permesso ai romagnoli di blindare il primo posto.
La spallata decisiva al campionato è arrivata sicuramente in occasione del derby di ritorno contro il Ravenna. Una partita molto combattuta e spettacolare, che i galletti sono riusciti a portare a casa, uscendo vincitori per 3-2. Decisive le reti di Falasca, Trombetta e Macrì, che hanno permesso ai biancorossi di allungare in classifica.
Un attacco prolifico…
Alla base del successo del Forlì c’è sicuramente l’unità del gruppo. La rosa, infatti, è un perfetto connubio tra giocatori d’esperienza e giovani in rampa di lancio, che sono riusciti a creare un’armonia perfetta sul campo. In attacco il riferimento è sicuramente Elia Petrelli. Il classe 2001 ha trascinato la squadra grazie alle 12 reti messe a segno fin qui. Arrivato in prestito dal Genoa e cresciuto nel settore giovanile della Juventus, vanta già diverse esperienze in Serie C con le maglie di Carrarese, Triestina, Siena, Pro Sesto e Fermana e si è dimostrato un punto fermo dello scacchiere di Miramari. Una grossa mano è arrivata anche da Michele Trombetta. L’attaccante classe 1994, ingaggiato a dicembre, si è subito preso sulle spalle il peso dell’attacco romagnolo, siglando 7 gol in 13 partite e dimostrando di conoscere molto bene la categoria.
Alla prolificità degli attaccanti si aggiunge anche l’estro creativo di Davide Macrì e Nicola Farinelli, che hanno dato man forte alla squadra sulle fasce a suon di gol e assist. Per Macrì sono 12 le reti segnate in stagione, condite da 4 assist; Farinelli, invece, ha dato prova della sua abilità nell’ultimo passaggio, sfornando ben 12 assist per i compagni.

…e una retroguardia granitica
In difesa la coppia Saporetti-Sbardella ha rappresentato un muro invalicabile, difficile da superare per gli avversari, garantendo al Forlì il miglior rendimento difensivo del girone D, con soli 20 gol subiti.
In porta la squadra ha potuto contare sulle grandi prestazioni di Luca Martelli. Il classe 2005, in prestito dalla Spal, ha fatto registrare ben 18 clean sheet in 32 partite ed è rimasto imbattuto per ben 710 minuti durante questa stagione. Su queste grandi prestazioni c’è la firma dell’allenatore, Alessandro Miramari, che, alla sua seconda esperienza in carriera (dopo quella con il Corticella), è riuscito a dare gli stimoli giusti e a creare un gruppo coeso, portando a casa una promozione da record.