“Negli anni cambia la testa delle persone, come anche quella dei giocatori”. A parlare ai nostri microfoni è Giovanni Formiconi, terzino del Gubbio classe ’89. Il percorso di maturazione che ha affrontato lo ha portato a mettere da parte la spensieratezza della prima gioventù per prendere con più responsabilità il lavoro. Al suo secondo anno in Umbria, sta lavorando per riprendersi spazio in squadra.
Parliamo un po’ degli esordi? “Eh, torniamo molto indietro”, scherza Formiconi. Ma se qualcuno ha una bella storia da raccontare, è giusto ripercorrerla anche a distanza di anni. Nato a Genova, ha fatto le giovanili in due società della capitale prima di passare all’Udinese. In bianconero rimase per due anni, in Primavera, collezionando 40 presenze e 4 gol. Proprio in questi anni ebbe l’onore di indossare la maglia della Nazionale: rappresentò l’Italia agli Europei Under 19 del 2008. “L’emozione che mi ha regalato è difficile da esprimere a parole, ti senti veramente un calciatore di un’altra categoria”. A condividere il campo con lui tanti grandi campioni: “C’erano Bonaventura, Poli, Forestieri, Okaka, Paloschi… e Darmian, che era il mio compagno di stanza”. Un’esperienza indimenticabile che terminò con la medaglia d’argento al collo: “Che orgoglio, è un ricordo bellissimo”.
Formiconi si trova a suo agio sulla fascia, tra terzino e quinto di centrocampo a seconda delle esigenze degli allenatori. “Sono i ruoli che mi si addicono di più. Dopo 10 anni, ormai li sento sulla mia pelle”. Nonostante fosse uno dei pilastri del Gubbio dello scorso anno, ora sta faticando a trovare posizione: per lui solo 4 presenze da subentrato. “A inizio stagione ho avuto un confronto con Torrente e con me è stato chiaro. Ha fatto determinate scelte tecniche e come graduatoria di partenza sono sceso di un gradino. Conosco la mia posizione, ma sono sempre a disposizione, se non in campo almeno nello spogliatoio. Ho qualche anno in più di molti ragazzi, cerco di dar loro qualche consiglio”.
Domenica, contro l’Ancona Matelica, toccherà a lui? Con Signorini e Redolfi squalificati per un turno, potrebbe essere uno dei titolari: “Il nostro è un gruppo che è stato costruito per essere competitivo ed è giusto che ci sia concorrenza, poi ci sono momenti in cui bisogna farsi trovare pronti e cogliere al volo le occasioni. Io ci sono, poi il deciderà l’allenatore. Ci sono altri ragazzi che hanno avuto meno spazio, l’importante è farsi trovare pronti, come ha fatto Spalluto domenica. Era un po’ che non giocava dall’inizio e ha sfruttato l’occasione facendo una gran partita. Mi auguro di seguire l’esempio di questo giovane ragazzo (ride, ndr)”.
Il Gubbio, ora dodicesimo nella classifica del girone B di Serie C, sta passando un momento difficile. Dopo un buon inizio, con 2 punti strappati a Cesena e Reggiana, c’è stata un’inversione di marcia: “Nelle ultime 5 partite abbiamo perso qualche punto di troppo. Fino a poco tempo fa eravamo in zona play-off, è normale che gli ultimi risultati ci tolgano un po’ di certezze. Però siamo lì, la classifica è molto corta”. Formiconi scommette sul suo Gubbio: “La squadra ha dimostrato di avere dei valori. Possono capitare dei risultati negativi, ma sta a noi cercare di invertire la rotta. Vogliamo tornare il alto, noi ci crediamo”. Il terzino, però, scommette anche e soprattutto su sé stesso: “Cercherò di riprendere spazio in squadra, posso fare meglio. Si può anche giocare meno, ma se si è posto con la coscienza c’è sempre un ritorno“.
Photo Credits: AS Gubbio 1910
A cura di Lucia Arduini
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