Francesco Grandolfo è un giocatore che non ha bisogno di presentazioni. Il suo vasto curriculum calcistico parla al suo posto, insieme alle qualità tecniche che da sempre lo hanno contraddistinto. L’attaccante dice ancora la sua nel rettangolo di gioco e lo fa indossando la maglia dell’Arzignano: in 22 presenze, sono quattro i gol segnati, di cui l’ultimo proprio nell’impresa contro il Pordenone. Gli sono bastati circa 40 secondi per aprire le danze, trovandosi nel posto giusto e al momento giusto, dopo la respinta del portiere Festa. Dalla storica tripletta con il Bari, passando per il Chievo, prima di approdare tra le file della Lega Pro: Grandolfo ora pensa solo all’Arzignano.
Tutto comincia da Bari, nella sua Puglia. Gli inizi della carriera di Grandolfo, nonché delle prime grandi gioie, sono stati vissuti con la maglia biancorossa. Prima le giovanili, poco dopo la Serie A. Nemmeno 18 anni e di fronte a sé la chance di interfacciarsi con giocatori del calibro di Bonucci. Al classe ’92 sono bastati solo 71 minuti per entrare nella storia del calcio: contro il Bologna ha calato il tris, per il 4-0 finale, conquistando il primato per aver siglato una tripletta in trasferta in A. Un’esperienza, quella in terra pugliese, che è giunta al termine dopo quella stagione, prima di arrivare al Chievo Verona di Pellissier e Paloschi. Il suo esordio è stato contro l’Udinese, subentrando proprio a Paloschi: un momento, insieme a pochi altri, prima di salutare anche la realtà gialloblù.
Prima di cercare fortuna altrove, Grandolfo è tornato nel suo Bari, seppur in Serie B. Una stagione del tutto opposta alle aspettative, che è terminata con i prestiti in Lega Pro alla Tritium e al Savona, proprio per ritrovare minutaggio. Svincolato, ma con tanta qualità e voglia di essere determinante che l’hanno spinto a voler ripartire dalla Serie D. L’obiettivo viene centrato con la Correggese, in cui diventa una solida certezza: 36 presenze e 22 reti, raggiungendo anche la vittoria nei play-off di categoria. Il morale sembra essere rigenerato e la Serie C è il campionato adatto per ricominciare. Prima con l’Andria, dopo con il Bassano, in cui dovrà fare i conti anche con l’infortunio al crociato, prima di passare per Virtus Verona, Vis Pesaro, Sambenedettese e Legnago. Un percorso di alti e bassi, in cui l’attaccante non si perde d’animo.
Nonostante gli alti e i bassi, le energie e la voglia di dare il massimo non sono mai mancate a Francesco Grandolfo. La sua rinascita avviene in terra natia, la sua Puglia, con la maglia del Monopoli. Nella stagione 2021-22, il classe ’92 torna a sorridere, lasciando il segno anche nella storia dei biancoverdi, credendo fino all’ultimo istante al sogno Serie B. Il bilancio finale è stato di 8 gol in 33 presenze, coronate anche da un assist. Ora, per l’attaccante, è il momento di lottare con la maglia dell’Arzignano per provare a raggiungere un posto nei playoff: la squadra ha spiccato il volo allungando a quota sette i risultati utili conquistati. Tutto questo, sicuramente, riflette l’impronta di Grandolfo, lasciata non solo con qualità e tecnica sul campo, ma anche con la mentalità vincente che gli ha permesso di poter ripartire in ogni momento della sua carriera.
A cura di Ylenia Cucciniello
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