Marianucci da sogno: ma Luca, in Serie C, lo conscevamo già
L'Empoli in campo contro la Juventus (IMAGO)
Il classe 2004 ora si mette in mostra con l’Empoli, l’anno scorso era alla Pro Sesto.
Sogna, ragazzo, sogna. Ma fallo forte e in grande. Senza porti mai obiettivi ma, soprattutto, puntando sempre più in alto. Luca Marianucci lo sa bene e ora, con la maglia dell’Empoli, non vuole smettere di vivere questo momento.
Il classe 2004 è stato uno degli assoluti protagonisti di un successo storico per i toscani. Una prestazione super con la Juventus e poi il rigore decisivo che ha permesso alla squadra di D’Aversa di raggiungere per la prima volta nella sua storia la semifinale di Coppa Italia.
Ma in Serie C, il nome di Luca Marianucci, non è nuovo. Nella passata stagione, il giovane centrale si era messo in mostra con la maglia della Pro Sesto, collezionando 32 presenze nel girone A di Serie C.
Non è stata proprio un’annata proprio fortunata, culminata con la retrocessione. Ma l’esperienza maturata a Sesto San Giovanni ha permesso a Luca di crescere e arrivare pronto all’appuntamento con il massimo campionato italiano.
Una vita all’Empoli e un futuro tutto da scrivere
Un’intera (giovanissima) carriera dedicata quasi interamente all’Empoli. Già, perché nel settore giovanile degli azzurri Luca ci è entrato per la prima volta quando aveva sette anni. Tutta la trafila delle giovanili con i toscani, il prestito alla Pro Sesto, e ora la prima squadra.
E, adesso, il rigore decisivo contro la Juventus. Una sorta di “premio” per un ragazzo che non ha mai smesso di togliere gli occhi dal suo grande obiettivo: giocare a calcio, divertirsi e fare bene.
Non solo Marianucci, anche Bacci fa l’esordio da titolare
Nell’undici titolare dell’Empoli contro la Juventus, non è passata inosservata la presenza di Jacopo Bacci dal 1’. Anche il giovane centrocampista è una vecchia conoscenza della Serie C, avendo fatto tutta la trafila delle giovanili con la maglia del Padova.
Insomma, l’Empoli ha capito come gestire (e pescare) i suoi giovani: facendoli crescere con calma, senza fretta. E magari fargli fare un prestito in un campionato importante come quello della Lega Pro. Un futuro tutto da scrivere, sia per i toscani, ma anche per Luca e Jacopo.