Guanti, abilità aeree e dono dell’ubiquità. No, non è la descrizione di un inedito supereroe della serie Marvel, ma il ritratto dell’ultima partita giocata da Pierluigi Frattali. Eppure, il portiere del Bari probabilmente una doppia identità da personaggio fumettistico la nasconde davvero. Un po’ come nella foto promozionale per la speciale maglietta dei biancorossi indossata nella gara con la Fidelis Andria, in cui l’ex Parma è stato simpaticamente raffigurato con sei braccia. Contro l’Avellino, però, Frattali sembrava averne ancora di più, visti i tanti salvataggi fatti su Kanoute e compagni (QUI per rivederli). Una partita che segna – per prestazione personale e traguardo collettivo – il punto più alto raggiunto dal portiere nei tre anni in biancorosso.
Gli manca solo il mantello sopra la maglietta, ma Frattali in questa stagione ha davvero vestito i panni di un supereroe per il Bari. Impossibile per i tifosi biancorossi dimenticare le tante parate volanti stagionali del numero uno del Bari, che ha salvato così tanti dei punti guadagnati dalla sua squadra. Vibonese, Avellino, Latina, Turris: sono solo alcune delle gare in cui gli interventi prodigiosi di Frattali hanno regalato risultati fondamentali al Bari nella corsa promozione.
Ironia della sorte, gli unici scivoloni della sua stagione sono arrivati proprio sotto la pioggia – la stessa che ha rianimato gli animi della formazione di Mignani nei momenti più difficili. Medicina per il Bari, Kryptonite per il Superman biancorosso. Contro Foggia e Virtus Francavilla, infatti, mentre i compagni staccavano un biglietto per il treno che li avrebbe portati a Catanzaro a mettere un’ipoteca sulla promozione, Frattali è stato protagonista in negativo con due pesanti errori tra i pali. Da lì, complice un infortunio, la porta del Bari ha accolto Emanuele Polverino, che ha reso onore all’assente collega nello sprint finale per la vittoria del campionato.
Una staffetta impeccabile, terminata con un altro “batti cinque“. A Latina Frattali si è ripreso il suo posto in porta, giocando da titolare nella partita che ha rappresentato l’ultimo tassello per il puzzle promozione. Niente di meglio per festeggiare di una gara a porta inviolata e la vittoria per 1-0, lo stesso risultato ottenuto contro l’Avellino, la sua ex squadra. Nonostante una classifica già segnata, il Bari voleva la vittoria e l’ha ottenuta proprio grazie ai tre interventi miracolosi del suo numero uno. Frattali ci ha messo poco per ritornare ad indossare il mantello biancorosso, lo stesso che ha fatto volare la formazione di Mignani nel girone C, fino a raggiungere la Serie B.
I legami più importanti non sono valutabili esclusivamente alle prime battute, ma hanno bisogno di vivere sfide difficili per durare nel tempo. Quello tra Bari e Frattali è un matrimonio che perdura da tre anni, senza mai essere stato messo in discussione. Il numero uno romano ha difeso la porta dei biancorossi in ogni momento, diventando il giocatore più presente nelle stagioni di Serie C.
Le ambizioni della prima annata e la finale persa con la Reggiana, poi le nubi nere che hanno continuato a imperversare durante la scorsa stagione e adesso il ritorno del sole su tutta Bari: in ognuno di questi momenti Frattali c’è sempre stato, guidando la squadra da leader e portandola sempre a rialzarsi nelle situazioni più precarie. Anche fuori dal campo sempre sorrisi e positività. Tre anni di amicizie e legami importanti con tutti i componenti del gruppo, ma soprattutto un solido trittico che ha preso vita quasi spontaneamente con Di Cesare e Antenucci, le altre due colonne portanti della squadra. A dirigere tutto dalla sua porta, però, come un vero maestro d’orchestra, c’è sempre stato Frattali, pronto adesso a una nuova sfida in un teatro ancora più importante.
Una vita in Serie B. Bastano cinque parole per descrivere la carriera di Frattali, che tra Frosinone, Vicenza, Verona, Avellino e Parma ha ottenuto 127 presenze nel secondo campionato italiano. Solo con i gialloblù emiliani ha avuto un altro matrimonio tanto forte da sposarsi in Serie C e proseguire conquistando il doppio salto in Serie A, dove ha vissuto l’ultima stagione prima di trasferirsi a Bari. Adesso è tornato in Serie B e potrebbe puntare a replicare lo stesso percorso con i biancorossi. La voglia di riprendersi ciò che gli era mancato è stata più forte di qualsiasi cosa. Un po’ come accaduto per la piazza stessa.
Nonostante le tante prestazioni da prodigio, il suo segreto non sono i superpoteri: solo leadership, grandi ambizioni e solidità mentale. Perché in questo caso Frattali non è stato solo l’eroe che Bari meritava, ma anche quello di cui aveva bisogno per ottenere la tanto attesa promozione.
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