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Furlanetto e il destino da portiere: dalla Lazio di Inzaghi ai pali del Renate

Salti, tuffi e una miriade di prese. Freddezza e reattività, mixata a tanta forza esplosiva. La fisicità gioca un ruolo importante ma una forte personalità non è da meno. Il portiere è un ruolo affascinante, seppur contraddittorio. Un momento sei autore di un miracolo, quello dopo potresti essere vittima di un tiro beffardo. La responsabilità è ai massimi livelli, ritrovandosi con il potere tra le mani di decidere l’andamento di una gara. Ma, in fondo, chi è nato per volare, queste cose le sa bene. Lo sa anche Alessio Furlanetto, che il portiere da piccolo nemmeno voleva farlo. Partito da attaccante, fino a ritrovarsi ‘blindato’ nella piccola area di campo. E forse scelta migliore non poteva prenderla. Ora, il classe ’02 di proprietà della Lazio si ritrova a difendere i pali del Renate, dimostrando tutto il fascino che riserva il suo ruolo. Da attaccante della Liventina fino alla fiducia di Simone Inzaghi: adesso Furlanetto pensa solo a essere decisivo con i nerazzurri.

Furlanetto, l’arrivo alla Lazio e le panchine in Serie A e Champions

Alessio Furlanetto ha iniziato come Buffon. Come il campione del Mondo ha varcato la soglia del campo da centrocampista, anche il classe ’02 l’ha fatto da attaccante prima di diventare portiere. La sua prima squadra è il Liventina, dove si ritrova prima a calciare tiri potenti, dopo a pararli. I presupposti per far bene ci sono eccome e la Lazio non ci ha messo molto per notarlo. La sua esperienza in biancoazzurro inizia dall’Under 17, prima di approdare in Primavera. Nel frattempo, Simone Inzaghi si guardava intorno e non poteva che risaltare ai suoi occhi la lucidità e la concentrazione del classe ’02. Di fatto, l’allenatore di Piacenza ha ritenuto opportuno fargli vedere da vicino l’esperienza di Proto e Guerrieri. Non solo Serie A, ma anche la panchina in gare di Champions ed Europa, osservando le gesta di Reina e Strakosha.

L’arrivo al Renate e la prestazione nei playoff

Un gran bell’inizio di carriera quello di Alessio Furlanetto, che un primo assaggio del calcio che conta non poteva desiderarlo meglio di così. Ma, a 20 anni, la voglia di dimostrare il proprio valore e la volontà di far sempre meglio lo porteranno dal Lazio alla Lombardia, più precisamente a Renate. Un prestito che lo fa esordire tra i professionisti prima in Coppa e poco dopo anche in campionato. La titolarietà non è all’ordine del giorno, ma Furlanetto è lì, pronto all’occorrenza per aiutare la sua squadra.

E proprio nella fase finale della regular season, il classe ’02 ha preso il posto di Giacomo Drago. In sei gare di regular season sono due i match in cui non ha subito nemmeno un gol. Ma le grandi prestazioni si vedono nella fase più delicata della stagione, nei playoff, con cui ha tenuto inviolata la sua porta nella gara da dentro o fuori contro l’Arzignano. “To the next round”, scrive sul suo canale social, tenendo alta la grinta in vista della sfida contro la Pro Sesto.

Redazione

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