Gabriel Nunes, il brasiliano che ama l’Italia: “Qua voglio restare tanti anni”
Determinazione. È questa la parola che più si addice a Gabriel Nunes, centrocampista classe ’94 del Trento. La stessa determinazione che si vede quando segna il suo primo gol in questa stagione e in Serie C nella scorsa giornata contro la Virtus Verona. Mischia in area, palla che sbuca sul piede del brasiliano che non ci pensa molto. Sassata di mancino e palla sotto l’incrocio. Gol della vittoria e Trento che si risolleva dopo quattro sconfitte consecutive. Ed è con quella determinazione che il brasiliano si racconta ai nostri microfoni. Tra trasferimenti, gol, obiettivi personali e idoli. Tutti legati da un unico fattore: l’amore per il calcio.
L’arrivo in Italia… per la cittadinanza
Gabriel Nunes arriva in Italia dopo le esperienze in Brasile e in Portogallo non troppo fortunate soprattutto l’ultima stagione nella Liga NOS, il massimo campionato portoghese con il Boavista dove colleziona solamente 5 presenze. L’arrivo in Italia avviene nella estate del 2020 per un motivo molto diverso dal calcio. Ma adesso Nunes qui vuole rimanere per continuare a giocare a calcio. “Ho scelto l’Italia per mio nonno perché lui era italiano. Sono venuto a prendere la cittadinanza italiana ma poi il mio obiettivo era tornare a giocare in Portogallo. Con il mio agente abbiamo deciso di fare una prova a Padova e per fortuna è andata bene. Sono rimasto in Italia e oggi mi trovo bene e penso che resterò qua qualche anno. Ho imparato la lingua, mi trovo molto bene qui”.
Dopo l’esperienza al Padova, il brasiliano sceglie una piazza importante come Siena, dove è spesso titolare ma dopo sei mesi arriva la decisione di cambiare e di approdare a Trento. La squadra toscana resta comunque nel cuore di Nunes. “Io a Siena stavo molto bene e voglio ringraziare per quello che hanno fatto per me. L’ottimo rapporto con il direttore Attilio Gementi mi ha convinto. Abbiamo parlato e avevamo la stessa voglia di andare in Serie C. Ho parlato con il direttore del Siena e ho deciso di andare a Trento. Ho scelto questa realtà perché vedevo la voglia di andare in Serie C. L’anno scorso abbiamo fatto molto bene, io ho dato una mano. La promozione è stata la parte più bella”.
Il grande avvio di stagione del Trento
Quest’anno il Trento sta stupendo perché nel girone A si trova a un solo punto dalla zona playoff con 15 punti. Sognare non costa nulla, Gabriel lo sa, ma l’obiettivo resta sempre lo stesso: “la salvezza” afferma con determinazione il brasiliano. “Il nostro obiettivo principale, come hanno detto il presidente Giacca e il direttore Gementi, è questo. Dopo vediamo cosa possiamo fare. Noi dobbiamo comunque puntare sempre al meglio, anche ai playoff”. Il gol contro la Virtus Verona? Emozionante ma l’importante è la squadra. “Una bella emozione il primo gol quest’anno ma sono contento di averlo fatto per la squadra. Stavamo attraversando un momento difficile con un po’ di sconfitte di fila. Questo gol e questa vittoria ci hanno dato fiducia per tornare a fare bene in campionato.”
Per Nunes in questo momento conta soltanto una cosa: la squadra. Di obiettivi personali non si parla, anche se nella testa del giocatore ci sono eccome… “Ne ho diversi ma non li dico (ride, ndr). Io penso sempre al bene della squadra, se andiamo bene con anche i miei gol sono contento ma l’obiettivo principale mio e di tutti resta la salvezza del campionato”.
Tra idoli e una unica passione: il calcio
“Oggi mi ispiro a Casemiro, il centrocampista del Real Madrid, perché abbiamo lo stesso ruolo. I miei idoli però sono tanti. Ronaldo è stato il mio idolo da bambino perché ho visto il Mondiale del 2002 e mi sono innamorato. Ronaldinho è un altro brasiliano bello da guardare. In Europa dico Messi e Cristiano Ronaldo”.
E lontano dal campo? “Non ho una passione in particolare. Mi piace tutto. Guardare serie tv, ascoltare musica, uscire con gli amici ma anche parlare con la mia famiglia visto che siamo molto lontani. La mia passione principale però è il calcio”. Testa sul pallone e cuore sugli obiettivi futuri. Parola di Gabriel Nunes, uomo-squadra del Trento.
A cura di Samuele Manzoni