Gabriel Strefezza, esterno del Lecce con un passato in Lega Pro, continua a essere protagonista con la maglia dei pugliesi. Dopo una grande stagione in B, culminata con la promozione, il classe 1997 si sta confermando come uno degli uomini più importanti della formazione di Baroni. La prima in Serie A contro l’Inter, poi il gol contro l’Empoli, l’infortunio e la rete decisiva al suo ritorno contro la Salernitana.
Ma torniamo a quella prima di campionato. L’avversario era l’Inter di Simone Inzaghi. E proprio prima di quella partita, Strefezza rilasciò un’intervista alla Gazzetta dello Sport, parlando delle sue ambizioni e di quelle dei giallorossi: “Sono tornato in Serie A e voglio rimanerci. Abbiamo detto ai ragazzi più giovani del Lecce di non avere paura, nonostante affrontiamo una grande squadra. Si deve giocare sempre per vincere con sfrontatezza, personalità”.
Poi un retroscena riguardo al suo passato con l’allenatore dei nerazzurri: “Rimasi una settimana in prova al Palermo e poi alla Lazio. Simone Inzaghi, allora alla Lazio, disse al mio procuratore che ero bravo come calciatore, ma basso di statura. Poi però mi prese la Spal. Non ce l’ho con Inzaghi, episodi del genere capitano nel calcio”. Umiltà e consapevolezza. Di certo la voglia di rispondere e dimostrare sul campo.
Gabriel Strefezza segna e fa segnare. Lo fa col destro e col sinistro, da dentro e da fuori area: 14 gol e 6 assist nella scorsa stagione di B, quella della sua definitiva esplosione. Strefezza ha già segnato un gol anche nell’unica gara disputata in stagione dal Lecce, quella di Coppa Italia persa 2-3 col Cittadella. Lo ha fatto con uno dei suoi marchi di fabbrica: tiro di prima a chiudere l’azione sul secondo palo arrivando da destra. Prima della gloria, però, c’è stata la gavetta: la Serie C con la Juve Stabia nella stagione 2017/2018. Quell’anno Gabriel di gol segnò solo 3 volte. Il gialloblù, allenati da Fabio Caserta, chiusero il campionato al quarto posto e nella stagione successiva centrarono la promozione in Serie B.
Sembra passata una vita, perché Gabriel nel Lecce di Marco Baroni ha trovato la sua collocazione ideale in campo ed è diventato un giocatore determinante, lo confermano i numeri con cui ha concluso la scorsa stagione da assoluto protagonista. Ora ad attenderlo c’è un nuovo banco di prova: la Serie A. Due gol nelle prime cinque partite da lui giocate. Un inizio promettente per l’esterno che vuole continuare a trascinare il suo Lecce. E sullo sfondo il sogno della Nazionale di Mancini.
A cura di Luca Paglialunga
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