Rimini, Gaburro: “Vado via con l’idea che troppe poche volte lo stadio si è schierato con la squadra”
Il Rimini ha concluso al nono posto nel girone B la propria stagione di Serie C. I romagnoli hanno messo a referto 47 punti al ritorno in Lega Pro dopo due anni di purgatorio in D. L’artefice principale della promozione e dell’ultima grande stagione è Marco Gaburro. L’allenatore classe 1973 è stato capace di riportare i biancorossi in C al primo tentativo e di mantenere la categoria una volta raggiunta. Grazie al suo metodo di lavoro e al rapporto con i giocatori, è riuscito oltretutto a valorizzare diversi giovani e gettare le basi per il futuro che verrà. Le strade di Gaburro e del Rimini si sono separate al termine della passata stagione, un rapporto durato due anni ricchi di emozioni e colpi di scena.
“Sono stati due anni positivi, non siamo crollati nel girone di ritorno”
Marco Gaburro ha parlato ai microfoni del Corriere di Romagna descrivendo la propria esperienza a Rimini: “Sono stati due anni molto positivi dal punto di vista dei risultati. Quest’anno, il modo in cui sono arrivati i playoff è stato paradossale per la distribuzione dei punti. La squadra non è crollata nel girone di ritorno, ma la verità è che ha fatto fin troppi punti nel girone d’andata. Ben vengano, per carità, ma in qualche occasione abbiamo fatto più punti di quel che meritavamo e qualche punto in meno nel ritorno“
Il rimorso di Gaburro: “I tifosi non hanno mai sofferto con noi”
Nonostante ci sia poco da recriminare ai giocatori e alla società negli ultimi due anni, l’allenatore ha un unico rimpianto ora che non siederà più sulla panchina del Rimini: “La cosa che mi è dispiaciuta di più è stato il rapporto con lo stadio, non a livello personale ma per la squadra. Vado via con l’idea che troppe poche volte lo stadio si è schierato con la squadra. La mia idea del tifo è diversa, io penso che il tifoso debba soffrire di più con la squadra durante la partita. E poi magari, al termine, contestare. Invece la squadra è stata contestata durante le partite e ciò è stato logorante“.