Profeta in patria, magari in futuro. Le strade di Luca Gagliano e del Cagliari potrebbero dividersi ancora. Sull’attaccante di Alghero c’è il Padova in quello che potrebbe essere il terzo club in tre anni per la promessa sarda. Uno che ha bruciato le tappe e già nell’esordio da titolare in Serie A ha realizzato la sua prima rete. E lo ha fatto alla Juve e a Buffon.
Gagliano è solo l’ultimo dei tanti prodotti usciti dal vivaio cagliaritano negli anni recenti. Da Barella e Murru a Ragatzu e Ladinetti, fino ad arrivare a Carboni, altro protagonista del mercato di quest’estate. La sua formazione calcistica avviene nel Catalunya Alghero, il club della sua città. Poi nel 2014, a 14 anni, il grande salto nei Giovanissimi del Cagliari e l’inizio di un’avventura che, ancora oggi, non si è chiusa.
Gli esordi sono da predestinato. Il debutto arriva il 28 novembre 2017. Diego Lopez lo fa esordire a 17 anni in Coppa Italia contro il Pordenone. Poi il ritorno in Primavera e tanti gol: 28 in 75 gare disputate, 10 in 17 nell’ultima stagione con i suoi coetanei. La Serie A è lì e il ragazzo se la prende. È il 23 luglio 2020 e Luca entra in campo contro la Lazio. Solo qualche giorno dopo parte da titolare contro la Juve e battezza l’esordio con un gol di rapina, su assist di Mattiello. E, inoltre, aggiunge anche un assist per il 2-0 di Simeone.
Il 2021 doveva essere il suo anno, quello dell’esplosione. Rinnova con il Cagliari fino al 2023 e va in prestito all’Olbia. Qui però gli infortuni lo frenano. Una sola rete in 19 presenze e il ritorno a casa madre. La prossima destinazione però è ancora più ambiziosa. Nell’estate del 2021 si accasa, ancora in prestito, all’Avellino e prova la scalata verso la B. In Irpinia resta solo pochi mesi, realizzando 3 gol in 11 presenze. Gagliano lotta, soffre per la maglia e ritorna al gol: tutto quello che vuoi dal tuo attaccante. Il Cagliari se ne accorge e lo richiama ancora nell’isola.
Il club di Giulini è a rischio retrocessione e qualsiasi aiuto può servire. Ma Gagliano di fatti guarda solo il campo dalla panchina e assiste alla retrocessione dei suoi in B. Nel futuro potrebbe esserci un nuovo cambiamento, con il Padova fortemente interessato. Uno come lui, ritrovata la vena realizzativa, potrebbe essere un colpo di livello per la categoria
Il “Cobra” è un attaccante moderno: può giocare da prima punta o giostrare su tutto il fronte offensivo. Sa muoversi alle spalle di un punto di riferimento o giostrare anche sulle fasce. Tecnico, mancino, prestante fisicamente e rapido. Solo un po’ di fiducia e continuità. La stessa che gli concesse Zenga in quel debutto bagnato con la rete a Buffon. E chissà che, con un po’ di ritardo, la prossima annata potrebbe essere quella in cui Gagliano si prenderà il palcoscenico.
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