“Sono stato per 31 anni in prestito al Milan, prima di tornare a casa”. Parola di Adriano Galliani, nel bel mezzo di una gioia incontenibile, sommerso dal bagno di folla post promozione. Il Monza ha ottenuto il salto di categoria in Serie A per la prima volta nella sua storia. Una storia lunga 110 anni e forse mai stata così bella. Un successo, che porta certamente la sua firma, oltre che quella di Berlusconi. Una favola da raccontare, fatta di sogni ma anche di grandi abilità professionali. Senza le quali nulla accade, nulla succede. Una galoppata record che in 4 anni ha visto i brianzoli cadere negli inferi e salpare poi in paradiso. Un libro a parte, in una raccolta pluricentenaria nella quale lo storico dirigente ex Milan è entrato per ben due volte. L’ultima, quella più bella.
Una gioia così grande che Galliani si è lasciato andare anche ad un paragone: “L’emozione provata con la promozione del Monza in Serie A è stata superiore di quella provata con le 5 Champions League con il Milan”. E sarà proprio il Milan il prossimo avversario dei brianzoli. Un ritorno al passato. La sfida del cuore di Galliani.
Il 28 settembre del 2018 Fininvest compra il 100% delle quote della “Società Sportiva Monza 1912” e restituisce lo storico nome di Associazione Calcio Monza. Da quel giorno, tutto stava per cambiare anche se nessuno lo sapeva. L’esordio in C e la delusione per la sconfitta nella Coppa Italia di categoria nei minuti finali contro la Viterbese. Sembra una scalata impossibile, ma il “Condor”, tutto può. Certo, in palio non c’erano più la Champions League o la vittoria dello scudetto, ma il calcio sa regalare emozioni in qualsiasi categoria. Vincere è sempre bello, ovunque.
Così il “Re” indiscusso del calciomercato da il via alla sua missione. Che è personale e collettiva allo stesso tempo. Brocchi chiede, lui agisce. E così al primo allenamento l’ex centrocampista del Milan trova due attaccanti niente male per la categoria: Ettore Marchi (dal Gubbio per 500.000 euro) e Andrea Brighenti (dalla Cremonese, in B, per 300.000 euro). Della “comitiva”, anche l’esperto difensore Ivan Marconi ((dalla Cremonese per 300.000 euro), attualmente al Palermo, con cui ha raggiunto la Serie B. Poi ancora Marco Fossati, arrivato dall’Hellas Verona e, quindi, dalla Serie A (per 150.000 euro), Andrea Palazzi (prestito secco dall’Inter), Cosimo Chiricò (dal Lecce per 300.000 euro), Filippo Scaglia (dal Cittadella per 500.000 euro) e Marco Armellino (dal Lecce per 500.000 euro). Nell’archivio, anche alcuni prestiti di lusso: Armando Anastasio (dal Napoli), Enrico Bearzotti (Verona), Matheus Paquetà (dalla Tombense), Manuel Di Paolo (Virtus Entella). Dalla casella svincolati, infine, l’esperto portiere Enrico Guarna e il centrocampista Filippo Lora. Un organico da fare invidia perfino a molte squadre di Serie B. Ma quando c’è Adriano Galliani di mezzo, non c’è mai da stupirsi più di tanto. 17 acquisti a gennaio e una Lega Pro vinta con 16 punti di vantaggio sulle inseguitrici.
La Serie B dopo 19 anni è anche (soprattutto) merito di chi quella squadra l’ha costruita. Lavoro, professionalità, ma anche tantissima umiltà. Questione di amore, appartenenza. Per Galliani che a Monza ci è nato e cresciuto, non è stato difficile sposare il progetto e “dimenticare”, per un attimo, i trionfi ottenuti qualche chilometro più in là, sponda Milan. Due anni di purgatorio, nella stagione 2020-2021 il Monza si piazza 3° e viene eliminato ai playoff, in semifinale. In questa stagione, acquisti di primissimo livello come Bellusci e Mario Balotelli. Per l’ex attaccante di Liverpool e Manchester City, tra le altre, è stata però una stagione al di sotto delle aspettative. Quest’anno, con la squadra affidata a Stroppa, i biancorossi hanno ottenuto una storica promozione in Serie A. Qualcosa di mai visto e, forse, nemmeno mai sognato. Eppure, a volte, basta mettere le persone giuste al posto giusto. “Sarà emozionante venerdì quando partità il raduno della squadra. Il Monza ha sognato questa avventura da 110 anni – aveva detto alla stampa Galliani dopo la vittoria dei playoff.
Si perde il pelo, ma non il vizio. Galliani vivrà di mercato fino al suo ultimo respiro. E soprattutto vivrà di calcio. Una volta ottenuta la promozione in Serie A, era impossibile pensare ad un Monza attore non protagonista del calciomercato. Diversi i colpi piazzati dall’ex Milan. Da Andrea Ranocchia (poi ritirato) a Stefano Sensi, passando per l’ex portiere del Cagliari Alessio Cragno e Matteo Pessina, voluto fortemente da Galliani. A questi si aggiungono altri importanti nomi come, tra gli altri, Gianluca Caprari, Filippo Ranocchia e Samuele Birindelli. In campo e non solo. Infatti, anche con il cambio in panchina e l’arrivo di Palladino dalla Primavera la scelta di Galliani è stata fondamentale per la svolta. Ora, l’ex Milan vuole continuare a disegnare un nuovo grande futuro per il suo Monza, con la solita fame che lo ha segnato nel corso della sua vita e carriera. Prima, però, la sua partita. La partita del cuore di Galliani: “Il Monza è la squadra della città dove sono nato, ma i 31 anni di Milan non possono essere cancellati. Che il teatro sia San Siro o l’U Power Stadium non cambia, è un sogno. Abituati a fare i derby con Seregno e Renate…adesso è incredibile”.
A cura di Manuele Nasca
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