Tempo di presentazione in casa Foggia. Fabio Gallo si è presentato nella sua prima conferenza stampa da nuovo allenatore dei pugliesi. L’ex Potenza è subentrato sulla panchina dopo l’addio di Boscaglia. 4 punti e 18esimo posto: c’è bisogno di una svolta. “In questo momento i calciatori che ho in rosa sono i più forti in circolazione. Li ho visti due giorni fa, abbiamo qualche squalificato ma non abbiamo nessun tipo di scusa. Dobbiamo dare il massimo”.
L’aspetto fondamentale per Gallo sarà ritrovare il feeling con i tifosi: “Io voglio che questi ragazzi riescano ad esaltare il “popolo” del Foggia che senza dubbio poi li trascinerà. La tifoseria rossonera da sola fa 10-12 gol in un campionato per quello che dà alla squadra. Dobbiamo riaccendere la miccia nei nostri tifosi“.
Una piazza del genere è sempre difficile da rifiutare, anche per Gallo: “Foggia è una piazza straordinaria e la conosco per esserci stato qui tante volte da calciatore. Non ho avuto nessuna esitazione quando il presidente Canonico mi ha chiamato ad accettare. Avevo voglia di tornare in Italia per poter fare un lavoro quotidiano con una squadra di club”.
Uno sguardo alla classifica: “Se abbiamo solo quattro punti in classifica evidentemente è perchè li meritiamo e l’ho detto anche ai ragazzi. Mi piace avere una squadra che abbiamo in mano il pallino del gioco ma con la predisposizione anche ad adattarsi al gioco degli avversari. Ho conosciuto i ragazzi poco prima della gara di Coppa con il Picerno. Li ho visti intimoriti. Quando una squadra va male viene sempre messa sotto accusa la tenuta fisica. In questo caso non credo sia un problema del Foggia, visto che conosco il lavoro che viene fatto da chi mi ha preceduto e si è avuta dimostrazione anche nella gara di Coppa Italia. Abbiamo necessità di curare l’aspetto mentale e di iniziare a macinare punti. Con me chi sta bene gioca e chi no va in panchina, semplice. I ragazzi verranno sempre da me difesi finchè in campo daranno il 100%”.
Ora all’orizzonte c’è l’esordio in campionato del nuovo allenatore. L’avversaria? La Gelbison. “E’ una squadra fisica, con una idea di calcio ben delineata e non dobbiamo farci ingannare dal fatto che sia una neopromossa. Dobbiamo essere ludici e ragionare, altrimenti possiamo farci male.
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