Piacenza-Renate: la sfida speciale di Galuppini e Silva
Un ritorno al passato con vista sul futuro. Il presente, la partita di domenica: Piacenza-Renate. Ricordi, ambizioni, voglia di vincere si incontreranno nella testa e nel cuore di Francesco Galuppini, attaccante e di Jacopo Silva, centrocampista. Colonne del Renate, che domani ritroveranno il Piacenza, in una giornata dal sapore speciale. Oltre che essere, naturalmente, una sfida fondamentale per cercare di raggiungere la vetta della classifica. Vediamo come le loro storie si intrecciano con quella che domenica sarà la loro avversaria.
Galuppini e il Piacenza: la capacità di rialzarsi
Un anno. Un anno può essere poco, e, al contempo, può significare tanto. Può contenere al suo interno emozioni ed esperienze diverse, anche antitetiche. Gioia e dolore. Soddisfazioni e delusioni. È il caso di Galuppini, 28 anni, e della sua stagione a Piacenza. Una stagione in cui i concetti di fine e di inizio si rincorrono e si ripetono. L’arrivo a Piacenza nel 2015 rappresenta l’uscita, momentanea, dal mondo del professionismo. Dopo stagioni complicate, infatti, Galuppini riparte dalla Serie D. Un passaggio fondamentale per la sua carriera, come lui stesso ci raccontò. A Piacenza vince il campionato con ben 96 punti fatti e un gran gruppo: “Un’annata incredibile. I tifosi ancora mi scrivono”. Gol decisivi e prestazioni importanti.
Ma per il ritorno tra i professionisti bisogna ancora attendere. Galuppini è costretto a lasciare Piacenza. Una nuova fine. Ma Galuppini è bravo a scrivere dei nuovi inizi. E la sua storia lo dimostra. Difficoltà e risalite. Gli ostacoli e la forza di rialzarsi, ogni volta. Ora è l’attaccante del momento. O forse, il giocatore del momento. Capocannoniere non solo dell’intera Serie C, ma anche tra tutti i pro. E il suo Renate vola con lui.
La storia d’amore tra Silva e il Piacenza
Parlare di Jacopo Silva e di Piacenza significa raccontare un rapporto fatto di passione, ricordi. E, soprattutto, amore. Una storia iniziata all’età di otto anni. Il difensore realizza poi il sogno di vestire la maglia del suo cuore. E lo fa per tanto. Dal 2012 al 2019. Anni in cui colleziona 145 presenze e diventa anche capitano. Capitano della squadra in cui è cresciuto. È con lui che il Piacenza ritorna tra i professionisti. È la stagione 2015/2016 e lo fa proprio con il suo attuale compagno, Francesco Galuppini. Sfiora anche la promozione in Serie B nel 2018/2019, terminando secondo a un solo punto dall’Entella. Le strade poi si separano. Ma parte del suo cuore sarà sempre per quella maglia. La maglia con cui è cresciuto ed è diventato grande. La maglia di cui è stato capitano. Domenica la rivedrà da avversaria in quella che sarà a tutti gli effetti una partita speciale.
Piacenza e Renate, sarà un altro pareggio?
Negli ultimi quattro scontri in Serie C il risultato è sempre stato lo stesso. Quale? La X. Un 1-1 e uno 0-0 nella stagione 2016/2017. Un 3-3, con doppietta proprio di Galuppini, e un altro 1-1 in quella scorsa. A sfidarsi saranno due squadre che vivono un buon momento di forma. Il Piacenza viene da quattro risultati utili consecutivi, contando anche la partita di Coppa Italia contro il Modena ed è a quota 13 punti. Secondo il Renate, che arriva da tre vittorie di fila. L’ultima contro il Legnago per 4-0, a conferma del potenziale offensivo di quello che, ad oggi, è il miglior attacco dell’intera categoria. Buon Piacenza-Renate, con un occhio rivolto a loro, Galuppini e Silva.
A cura di Nicolò Franceschin