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Dal legame con la Sampdoria alla panchina del Brescia, il percorso di Daniele Gastaldello

Gastaldello allenatore del Brescia

Gastaldello allenatore del Brescia (credit - Rosito) - LaCasadiC.Com

La storia di Daniele Gastaldello, nuovo allenatore del Legnago Salus. 

Esperienza e passione per il calcio, ma soprattutto voglia di crescere e costruire qualcosa di importante anche in panchina. Daniele Gastaldello riparte ufficialmente dalla Serie C.

Sarà chiamato a raccogliere l’eredità lasciata in dote da Massimo Donati, protagonista di un campionato entusiasmante conclusosi con una storia qualificazione ai playoff.

Un profilo giovane, esattamente classe 1983, chiamato quindi a proseguire un progetto basato su programmazione ma anche, e soprattutto, sulla voglia di stupire.

Un ritorno alle origini, il Veneto, dopo un percorso, quello nel mondo del calcio, iniziato a metà tra Montebelluna e Padova. La nuova vita calcistica, nel frattempo, lo vedrà protagonista sulla panchina del Legnago. 

La gavetta in Serie C, la Juventus e la lunga storia con la Sampdoria

Il percorso di Daniele Gastaldello nel mondo del calcio inizia presto quando, giovanissimo, inizia a dividersi tra i settori giovanili di Montebelluna e Padova. Arriva quindi la grande chiamata della Juventus, esperienza breve ma intensa, prima del ritorno in Veneto, destinazione Chievo. La data da cerchiare in rosso è, sicuramente, il 28 agosto 2005, giorno di Siena-Cagliari e del suo esordio in Serie A. Quello con la massima serie sarà un lungo rapporto. Accompagnato da un unico grande colore, il blucerchiato.

Con la maglia della Sampdoria vive infatti sette stagioni intense, segnate anche dall’esordio ai preliminari di Champions League. Ben 259 presenze, numeri che gli hanno permesso di entrare nella top 20 dei giocatori con più presenze in maglia Samp. Le ultime tappe della carriera lo portano prima a Bologna e poi a Brescia. L’avventura dalle parti del “Rigamonti” è caratterizzata da un prima e un dopo, l’addio al calcio giocato e le prime esperienze in panchina. Un percorso intenso, tra ricordi e nuovi progetti da realizzare.

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Daniele Gastaldello durante una conferenza stampa con il Brescia / www.lacasadic.com

Tra difficoltà e voglia di emergere, il futuro si chiama Legnago

Dopo la fine della sua carriera da calciatore, nel 2020, arriva la prima chiamata in panchina. Il Brescia è mi difficoltà e il presidente Cellino pensa subito a lui dopo l’esonero di Diego Lopez. Una sorta di processo di iniziazione, concretizzato, due anni e mezzo dopo. Saranno ancora le Rondinelle a dargli la grande chance, durante la stagione 2022/2023, dopo la separazione con Davide Possanzini.

L’epilogo non sarà però dei migliori a causa della sconfitta nella doppia sfida playout con il Cosenza. Una parantesi difficile e così,  soltanto il fallimento della Reggina, consentirà ai lombardi di evitare la retrocessione in Serie C. Dopo la separazione definitiva con il Brescia durante l’ultima stagione, condita da 13 presenze in 11 partite, adesso è pronto a ripartire da Legnago. Una chiamata intrigante dopo la storica qualificazione dei veneti all’ultima post season. Sogni e voglia di ripartire, Daniele Gastaldello si prepara alla nuova avventura in Serie C.