“Ho parlato con lui in queste ore, gli ho detto ‘Michele, ti è passato questo treno, non lo perdere, potrebbe essere il tuo futuro. Sei un ragazzo umile, che merita. Una persona che specialmente nei momenti difficili è capace di tirare fuori gli attributi, di trasmettere al Catania la tranquillità di cui ha bisogno”. Tono passionale, voce sicura e grande convinzione nei propri argomenti. Riccardo Gaucci si presenta così. Determinato ad offrire una carezza paterna nei confronti di quei colori rossazzurri guidati con orgoglio dal 2000 al 2004. I ricordi di certo non mancano per quello che fu a soli ventitré anni il più giovane presidente nella storia del club, anche in relazione al presente. Tra i volti della promozione in Serie B conquistata nel 2002, infatti, appare proprio quel Michele Zeoli ora chiamato a dare una scossa ai siciliani dopo l’addio di queste ore con Cristiano Lucarelli.
Sguardo da leader, chioma folta, fisico possente. Il ricordo di Michele Zeoli nel cuore della difesa rossazzurra è ancora oggi fortissimo, impreziosito ancor di più dalla D vinta lo scorso anno da vice di Ferraro e dal breve regno in prima squadra al posto di Tabbiani nel quale si è distinto ancora una volta per personalità e attaccamento alla maglia. Da qui un ruolo sempre più centrale al fianco di Lucarelli e la grande occasione dopo l’addio dell’allenatore livornese. Gaucci, sul futuro del suo ex terzino proprio non ha dubbi. “Seguo sempre il Catania, ho visto anche la partita di Coppa Italia. Conosco Zeoli da molti anni. La squadra ha bisogno di serenità, di fare gruppo. C’è bisogno di tutte le componenti che lui è sicuramente in grado di trasmettere”. Emozioni autentiche, dal presidente “cuor di leone” all’ex bandiera chiamata in panchina. Michele “Zorro” Zeoli è pronto a rianimare il suo Catania.
Il momentaneo quattordicesimo posto, lontanissimo dalle aspettative iniziali ha gettato nello sconforto i tifosi del Catania. Le premesse in campionato erano molto diverse, soprattutto con elementi dal calibro di Sturaro, Chiricó e Di Carmine. Per Gaucci però non tutto è perduto, specie alla luce del brillante percorso in Coppa Italia che ha garantito ai siciliani l’accesso alla finale contro il Padova. “La società attuale mi piace – continua l’ex presidente – stimo molto tutti, da Pelligra a Grella, a prescindere dagli errori che sono stati commessi. Ritengo il campionato di Serie C il più difficile tra quelli da me affrontati in senso assoluto. Al club è mancata esperienza, per quella ci vuole tempo, magari già l’anno prossimo andrà diversamente. Questa però è una squadra forte, non è detto non si faccia bene già quest’anno, visto che si ha la possibilità di accedere direttamente ai playoff. La rosa è davvero forte, non credo faccia brutta figura”. Ottimismo, speranza e voglia d’inaspettato. Riccardo Gaucci, catanese d’adozione.
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