La Serie C è una vasta realtà di squadre partite dal nulla e che, con tanto sacrificio, sono arrivate tra i professionisti. Dai campi in terra battuta alla prima volta in un impianto sportivo. Questa è anche la storia della Gelbison, che nel girone C di Serie C sta dimostrando di essere una grande sorpresa. Nata dall’omonimo monte del Vallo della Lucania, è l’orgoglio di poco meno di 8000 abitanti, che vedono adesso prendere forma una realtà calcistica importante.
Quella dei rossoblù è una storia sorprendente, sempre all’insegna dei record. Dalla prima volta in Serie D con 76 punti e 0 sconfitte, per poi approdare tra i professionisti in Lega Pro con uno score altrettanto notevole. Dopo 13 giornate il bilancio è di 19 punti, frutto di 5 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. La sesta posizione in classifica è a dir poco promettente, con una delle difese migliori nel girone C con soli 9 gol subiti, a fronte delle 12 marcature centrate. Il fattore sensazionale? Un bilancio sotto il milione di euro. Come stimato dalla Gazzetta dello Sport, la società del cilento se la cava con circa 545.299 euro, inclusi i 500 di bonus. Esempio lampante di come vincere non sia solo frutto di grossi investimenti, ma soprattutto di giusti e solidi meccanismi all’interno delle società.
“Liberi di crederci”. Così recita uno dei tanti striscioni dei tifosi della Gelbison poco prima che la squadra conquistasse il salto di categoria. Di sicuro, nessuno ha mai smesso di farlo, ancor di più ora che quei sogni si sono ormai concretizzati. L’imperativo, quindi, per tutti i tifosi è di sostenerla ora più che mai e la dimostrazione è avvenuta proprio nel match contro il Giugliano. Solo in dieci nel settore ospiti, ma con un orgoglio e una grinta come se fossero in centinaia. La favola Gelbison è solo agli inizi e il campionato è ancora lungo, con la defezione stadio ancora da risolvere, ma i presupposti per far bene in questa categoria anche nei prossimi anni ci sono tutti.
Nonostante tutti i fattori positivi che girano intorno alla Gelbison, resta ancora da sciogliere il nodo stadio. La squadra, allontanata dal “Morra” di Vallo della Lucania in quanto non idoneo alla Lega Pro, sta disputando le gare al “Torre” di Pagani che, però, non dovrebbe essere la scelta definitiva. Il club vallese dovrebbe approdare al “Guariglia” di Agropoli, nonostante la rivalità storica tra le due squadre. “A difesa del tuo onore contro chi spalanca le porte all’invasore”. Questo il messaggio degli ultras di Agropoli una volta appresa la notizia del trasferimento della squadra vallese, ma per il momento dovranno farci l’abitudine.
A cura di Ylenia Cucciniello
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