Dopo Turris-Catanzaro, il presidente Ghirelli è tornato a Torre Del Greco. Stavolta però per sbloccare una situazione delicatissima nella città campana, ovvero quella stadio. L’incontro con il numero uno della Turris, Antonio Colantonio e il sindaco della città Stefano Palomba con la sua giunta comunale si è dimostrato proficuo. E al termine della seduta le parti si sono avvicinate all’idea della costruzione di un nuovo stadio.
Da anni a Torre del Greco, lo stadio è sempre stato punto di discussione e dissidi tra società e comune. Le prime scorie risalgono alla stagione di Serie D 2019/2020. Stagione in cui la squadra campana è stata costretta a giocare per oltre sei mesi con la tribuna principale chiusa dal tribunale di Torre Annunziata per delle costruzioni effettuate senza autorizzazione. Sequestro che ha fatto ritardare i lavori generali che erano in atto per la modernizzazione dell’impianto sportivo in vista della C.
Con i lavori in ritardo (approvazione del manto erboso su tutti). La Turris si è ritrovata nell’estate del 2020 senza uno stadio per l’iscrizione al campionato di C. Con il presidente Colantonio che più volte ha sollecitato la giunta comunale che però non ha mai risposto presente, anzi più volte si è ritrovata a mettere i bastoni tra le ruote al numero uno della Turris. La svolta per fortuna di tutto l’ambiente è arrivata negli ultimi giorni per iscriversi, grazie alla concessione dello stadio Partenio Adriano-Lombardi di Avellino nel caso in cui i lavori all’Amerigo Liguori non fossero stati ultimati in tempo. Grazie a questa collaborazione, anche il rapporto tra i due club è giovato, con il presidente Colantonio che ancora tutt’oggi dice grazie per aver salvato una realtà come quella della Turris.
Al termine di un fitto colloquio, il presidente Ghirelli con Antonio Colantonio e Stefano Palomba. Sembrerebbero essere arrivati al comune accordo di voler costruire un nuovo stadio a Torre Del Greco, spostando la Turris dallo storico Amerigo Liguori. Stadio che sarà costruito grazie ad un forte aiuto economico dei fondi PNRR, proponendo la costruzione in una zona che già una volta era oggetto di discussione per la costruzione di campi per l’attività sportiva a Torre del Greco.
“Lega Pro ha ricalcato la propria mission di accompagnare pubbliche amministrazioni e società di calcio in percorsi di partenariato per “infrastrutture sociali”. Che vedono gli stadi come motore di una nuova centralità urbana e preziosa risorsa per la sopravvivenza dei club. Coniugare le esigenze dei territori con la sostenibilità economica delle società di serie C attraverso le stesse infrastrutture. La cabina di regia che la nostra Lega sta offrendo ha già portato all’elaborazione di una dozzina di progetti in tutta Italia. Nei quali potrebbe inserirsi certamente Torre del Greco. I tempi imposti dalla Comunità europea però stringono. Per cui occorre spingere adesso su progettualità che, nella nostra visione, coinvolgano principalmente le proprietà dei club anche per una forma di garanzia. Verso le rispettive città, di virtuosa sopravvivenza nella dimensione professionistica”.
A cura di Michele Massa
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