Home » Ghirelli: “Il bilancio Lega Pro: più qualità, della competizione e dei valori” | VIDEO

Ghirelli: “Il bilancio Lega Pro: più qualità, della competizione e dei valori” | VIDEO

Ghirelli lega pro

In vista della fine del 2021, il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha fatto un punto sulle tematiche più rilevanti della categoria. Ai microfoni de La Casa Di C, ha spiegato quanto fatto nei momenti più difficili per supportare i club e come la Lega Pro ha fronteggiato l’emergenza pandemica. Lo storico è chiaro, gli obiettivi futuri anche. Partendo da un’innalzamento della qualità, tecnica e di valori, che ha contraddistinto un percorso intrapreso per e con le società.

La nostra Serie C. C… come Cultura, Campo, Cambiamento

“Intanto grazie per l’attenzione con cui curate la Serie C e i club. Lo curate con un livello molto alto da punto di vista culturale, oltre a quello sportivo. Contribuite a ciò di cui ha necessità il calcio: la cultura. Cultura vuol dire quello che si è svolto qualche settimana fa tra Catania e Palermo: il pre-derby dell’amicizia e successivamente la partita vera. Con 11mila spettatori a Catania, in un derby storicamente forte e combattutissimo con grande passione dalle tifoserie e anche in campo. Quando è stato annunciato che c’erano 100 bambine e bambini con ornamenti e sciarpe del Palermo e tutto lo stadio ha applaudito, ecco lì l’emozione è stata forte per me – ha dichiarato Ghirelli –. Quello è stato lo stadio dove morì Raciti, una pagina nera e violenta che ha segnato il calcio italiano. Per azione di Ismael e di Paci, oltre all’idea visionaria del presidente del Palermo Mirri coadiuvato dai dirigenti del Catania, si è messo un seme di cambiamento che è replicabile per tante altre città. Ed è passato in secondo piano, ma è meglio così, anche il fatto che sia stato il primo derby arbitrato da un siciliano così come nella stessa domenica anche un altro derby, quello della Toscana, è stato arbitrato da un toscano. Sono tutti cambiamenti nel calcio e per merito dell’AIA, di Trentalange, del presidente e del designatore Ciampi si è arrivati ad un innovamento. La cultura che voi portate contribuisce a costruire nel calcio un processo che deve mettere radici e vi ringrazio per questo”.

Innalzamento della qualità, della competizione e dei valori

“Questo è il nostro obiettivo e nasce dall’esperienza di questi ultimi mesi. Un’esperienza difficile che non auguro a nessuno. Ora mi meraviglio quando entro negli stadi come a Catania, il che vuol dire che non ho ancora superato il silenzio assordante che abbiamo vissuto nell’ultimo anno e mezzo. Se ancora ho l’impatto emotivo di vedere tifosi, bandiere e canti, vuol dire che mi ha segnato profondamente e credo abbia segnato tutti quanti in questo anno e mezzo. Se andiamo a vedere le prestazioni tecniche di arbitri e calciatori si vede che quell’anno e mezzo ha pesato fortemente. Ha segnato profondamente anche dal punto di vista tecnico ed emozionale. Non era calcio, era un’altra cosa”.

“Abbiamo cercato, a fronte del bilancio, di dare una risposta da un lato immediata per le difficoltà finanziarie dei club. Abbiamo ristornato una parte della tassa d’iscrizione, per venire incontro alle società che hanno avuto gravi e grandi difficoltà e hanno retto. Per questo ci ha dato una mano il presidente Gravina e la FIGC per aver messo in campo altri 2,7 milioni per intervenire sul minutaggio e allargando il campo anche alle grandi, rispetto alla nostra dimensione. Abbiamo cercato di dare un segnale. Oggi – ha proseguito Ghirelli – c’è un’occasione grandissima che è il PNRR, per trasformare gli stadi utilizzando risorse europee e sarebbe una beffa non poterlo fare. Vedo che circa quindici/sedici città, sindaci e presidenti dei club si stanno muovendo e noi facciamo la cabina di regia. Speriamo di farcela”.

Il dialogo con il Presidente Ghirelli continua

In questa lunga video-intervista, ci siamo soffermati anche su altre tematiche quali gli stadi, l’inclusività, la sostenibilità economica, la formazione e il tema della riforma della Serie C. Domande, interrogativi e progetti con uno sguardo al futuro. Perchél’iniziativa più bella è quelle che deve essere ancora fatta.

Intervista a cura di Lorenzo Buconi