Ghirelli e la riforma del campionato: “Ecco cosa aspettarci dall’assemblea straordinaria”
Il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, è tornato a parlare della riforma. Il cambio di format del campionato è al centro dell’attualità di Serie C e si avvicina la data dell’assemblea straordinaria. Il 15 dicembre, infatti, tutti i presidenti saranno chiamati ad esprimersi sul tema.
Un argomento che lo stesso Ghirelli ha allargato anche alle Leghe di A e B, sollecitando i rispettivi presidenti e chiedendo un incontro per discutere insieme di una riforma anche ben più ampia.
Ma tornando alla Lega Pro, ai nostri microfoni Ghirellli ha fatto un punto su quanto sta per accadere: “La palla ora è ai presidenti. Il ‘problema’ è il loro. Io dovevo fare questa proposta per due motivi – ha spiegato a lacasadic a margine dell’evento “Ethical Sport Management” -. Il primo è la sostenibilità economica dei club, portando più incassi, più sponsor e più diritti televisivi. In sostanza più pubblico.
In secondo luogo, per dare una prospettiva al calcio. Provare a riagganciare attraverso le emozioni i giovani della Generazione Z e i millennials che non vengono allo stadio. Questo è l’obiettivo davanti a noi. Cosa dobbiamo aspettarci dall’assemblea straordinaria del 15 dicembre? Il tempo non è una variabile indipendente. Quindi, che i presidenti si ricordino dei nonni e dei padri che decisero di intraprendere un’impresa, un’azienda, quando erano in grande difficoltà ed ebbero l’intuito di costruirla. Lo facciano anche per il calcio”.
Una tematica importante e delicata che Ghirelli ha affrontato anche così, al Corriere dello Sport: “Dicono che sono agitato. Sono contento di esserlo perché significa che qualcun altro è fermo. Il calcio deve cambiare, se penso soprattutto alla vicenda della Juve e dell’Aia”.