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Lega Pro e riammissioni? Ghirelli: “Basterebbe una pre iscrizione per evitare questo circo”

Il rinvio dell’inizio del campionato di Lega Pro e un’altra estate tra ricorsi e sentenze dei tribunali. La stagione di Serie C, la cui partenza era inizialmente programmata per il 21 di agosto con la Coppa Italia e il 28 con la prima giornata di campionato, partirà il 4 settembre. In attesa di conoscere l’organico completo e la sentenza del prossimo 25 agosto sul possibile rientro in gioco del Campobasso, ai microfoni de LaCasadiC.com è intervenuto il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli: tra i temi trattati anche quello del rinvio del campionato. Il capo della governance alla guida della Serie C ha fatto il punto su questi argomenti. Le sue parole:

Cosa succederà se il Consiglio di Stato darà ragione al Campobasso il prossimo 25 agosto?

“Si opererà di conseguenza. Il campionato inizierà ugualmente il 4 settembre, a prescindere da quale sarà la decisione. Abbiamo ritenuto che bisognasse accogliere la proposta del Consiglio di Stato di aspettare la riunione del 25 agosto per i calendari. A stabilire poi quante squadre per girone, in caso di riammissione del Campobasso, sarà il consiglio direttivo a valutarlo. Io mi auguro di rimanere in 60. Questa è la regola. Ogni società ha il diritto di difendere i propri interessi. Ma io ragiono sulle regole del calcio italiano, se si andasse nella direzione opposta vorrebbe dire che non esiste una regola fissa per determinare i criteri della formazione del campionato. Salterebbe il sistema delle licenze Nazionali, non la Serie C”.

Come si poteva evitare di ritrovarsi in questa situazione?

“Questa volta era veramente difficile. Ci siamo trovati difronte ad un’interpretazione totalmente diversa rispetto a vicenda analoga del recente passato da parte del Consiglio di Stato. Non so cosa altro bisognasse fare da parte nostra, se non far rispettare le regole in modo uniforme a tutti e 60 i club. Già il Collegio di Garanzia e il Tar nelle sedute collegiali avevano confermato le regole che stanno alla base dell’iscrizione, è stato proprio un cambiamento a 360 gradi, un’interpretazione incredibile. Chi affronta la questione avvenuta in questa stagione come quella degli anni passata, sbaglia.

Può sembrare che essendo stato non possibile avviare il campionato, la cosa sia uguale a quanto avvenuto negli anni precedenti. No, in questo caso, il Consiglio di Stato dà un’interpretazione completamente diversa rispetto, per esempio, un anno fa con il Carpi sulle normative per le iscrizioni. Ci sono delle regole che possono essere cambiate, modificate e migliorate. Ma se si introduce il fatto che c’è la crisi, che non c’è parametro determinante, che l’esclusione di un club creando un problema sociale è meglio lasciarlo in vita, allora salta ogni parametro, ogni regola certa . Qual è il criterio? Chi ha il potere di giudicare questo? Per noi solo delle regole precise, valide per tutti i club, senza discrezione nella interpretazione. Poi, certamente, si può ragionare su regole nuove: io penso da due anni che ci debba essere una preiscrizione a marzo che levi tutto questo circo e questo carnevale delle iscrizioni. Basterebbe una preiscrizione a marzo sul modello del campionato tedesco si risolverebbero tanti problemi.

Quando saranno presentati i calendari?

Saranno definiti sulla base della decisione del 25 agosto, qualche giorno in modo tale da poter giocare il 4 settembre e dare alle società il tempo di organizzare i viaggi per le trasferte”.

Cosa risponde Francesco Ghirelli agli addetti ai lavori che si sentono delegittimati da un rinvio del campionato?

Sono il rappresentante delle 60 società danneggiate da questa partenza. Nel corso di questi anni abbiamo: modificato le regole; anticipato le iscrizioni che prima avvenivano a fine giugno sono state anticipate al 22 giugno; ridotti i termini per tutti i meccanismi dei ricorsi. Uno dei problemi che bisognerà porre al Governo che fermo restando il percorso della giustizia sportiva e ordinaria, è che si rispetti l’inizio del Campionato. Questo perché siamo un settore produttivo che inizia la sua attività il 28 di agosto, tutti i livelli di giustizia devono essere rapportati a questo. Tutti i club subiscono un danno e questa sarà una delle questioni da porre al Governo, affinché questo percorso venga salvaguardato nella tempistica e si consenta al settore produttivo una data che possa essere certa dal punto di vista dell’inizio del campionato”.

Redazione

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