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Sciacca, dagli allenamenti con Samuel a Zeman: “Foggia è un punto di partenza”

Giacomo Sciacca, difensore centrale del Foggia, ha parlato quest’oggi in conferenza e ha fatto il bilancio su questa prima parte di campionato dei rossoneri. 

Io penso sia positivo, poi ci sono altre due gare da affrontare dove dobbiamo fare punti per chiudere in bellezza. Abbiamo perso solo tre partite e questo è un punto di partenza per il girone di ritorno. Sulla mia prima parte di stagione, penso di poter fare anche di più di quello che ho fatto. Non sono ancora al 100%”. Il difensore poi aggiunge: “Fino a questo momento, a mio modo di vedere, i risultati si sono anche visti. Stiamo facendo un buon campionato, ma l’auspicio è quello di migliorare ancora

Coincidenza vuole che nel 1992 a Foggia alla corte di Zeman arrivò l’omonimo Nicolò Sciacca, siciliano come Giacomo che ha voluto ricordare così questa analogia: “Chiarisco pubblicamente che non ho parentele con Nicolò. Non vedo molte somiglianze con lui, anche perché non ero ancora nato”.

Il mister estremizza il concetto di difesa alta, dicendo che la vuole sulla linea di centrocampo; ma ci siamo comportarti sempre in questo modo. Poi fuorigioco o meno, il resto è dovuto agli avversari. Ovviamente stiamo cercando di applicare quello che ci dice Zeman” dice Sciacca, commentando dal punto di vista tattico le richieste del Boemo. 

Sciacca e la scelta del Foggia

Sulla scelta di approdare in Puglia e sul rendimento del club: “Quando ho accettato Foggia, non era scontato che facessimo così bene e che la difesa fosse il reparto più affidabile. Se la difesa fa bene è dovuto anche al centrocampo e all’attacco. Tutto ciò mi gratifica perché sono parte di questa squadra”.

Il centrale ripercorre il girone d’andata attraverso due momenti precisi: “Credo che la vittoria di Catania sia uno dei momenti più belli perché è arrivata con il cuore. Abbiamo vinto con voglia e personalmente credo sia il successo più bello, spero ce ne siano altri. Momento da cancellare? La partita con la Turris in casa. Ancora non capisco come abbiamo fatto a prendere due gol”. 

Foggia è una piazza che tutti conosciamo ed è sicuramente un orgoglio essere qua. Il tifo che c’è qui è un qualcosa di unico – dice Sciacca – devo prendere questa opportunità per fare meglio e arrivare più in alto possibile”.

Infine, pensiero anche agli attaccanti dell’Avellino, prossimi avversari dei rossoneri in campionato. “Loro hanno un attacco con molte alternative. Hanno Maniero e Plescia tra i tanti, che hanno una buona fisicità. Noi ce la giochiamo con tutti, ma in casa loro dovremo stare più concentrati”.

Il passato nerazzurro

Passato nell’Inter per Giacomo, che – a detta di molti – era considerato uno dei centrali del futuro della nazionale italiana in ottica futura. “Delle volte si tende ad esaltare troppo un ragazzo quando poi il calcio vero è un altro mondo. Io me ne sono reso conto appena sono uscito dal settore giovanile. Inizi a giocare più per i tre punti ed è un tipo di calcio diverso. Ci sono delle componenti per cui è difficile tornare indietro, dipende sempre dalle società per cui si milita e devo dire che non è sempre facile”.

Proprio in nerazzurro ha avuto l’opportunità di conoscere da vicino Samuel, suo idolo e punto di riferimento: “Ho avuto il piacere di vederlo dal vivo, allenandomi insieme. Le analogie con il mio modo di giocare? Beh, credo ce ne siano poche. Dovrei essere più arcigno come lo era lui. Io sono più da impostazione, lui più un marcatore. Ma credo sia in ogni modo da imitare!”.

Credit Photo: Instagram “giacomosciacca19

A cura di Gabriele Mucelli