Il rapporto con Chiappella e la Giana, Lamesta: “Stiamo facendo qualcosa di incredibile”

Alessandro Lamesta con la maglia della Giana Erminio - credit: Giana Erminio - www.lacasadic.com
Il centrocampista classe 1996 della Giana Erminio si è raccontato ai microfoni di CDC Talk.
“I miei compagni mi prendono in giro: dicono che sono il figlio ed è un po’ la verità“, esordisce così Alessandro Lamesta, centrocampista della Giana Erminio, sul legame con l’allenatore Andrea Chiappella. “In questi tre anni ho stretto un bel rapporto con lui. Oltre che essere una grande persona, è un allenatore con un futuro promettente”.
E questo la dice lunga sul rendimento del club in questa stagione. Dopo un avvio caratterizzato da alti e bassi, i lombardi sembrano ora aver trovato una quadra: cinque successi consecutivi negli ultimi cinque appuntamenti e conquistata la finale di Coppa Italia.
“Stiamo facendo un percorso incredibile“, ha commentato il centrocampista classe 1996. “Abbiamo conquistato la finale di Coppa Italia e vogliamo vincerla: il successo sarebbe storico per la nostra società”. E sulle problematicità rilevate a inizio stagione: “Abbiamo avuto delle difficoltà ma credo siano normali. Il gruppo era nuovo e ci vuole sempre del tempo”.
Se si dovesse pensare a uno dei protagonisti di questa stagione della Giana Erminio, Alessandro Lamesta risponde ‘presente’. Il giocatore è uno punti fissi della macchina guidata da Andrea Chiappella, in netta risalita rispetto all’avvio.
Lamesta: “Penso solo al calcio, sono fatto così”
Ventisei presenze raccolte e sei gol: questo il curriculum di Lamesta nella stagione corrente. Timbri decisivi, come quello con la Pro Vercelli – “il primo tra i pro non si scorda”, ha dichiarato – o quello nella semifinale di Coppa Italia. “Io sono al 100 con la testa sul calcio. Da dieci anni a questa parte mi alzo la mattina e penso a quello. Forse è sbagliato, ogni tanto è importante che ci sia uno sfogo, ma sono fatto così quindi ho la testa lì. Voglio far bene nel calcio: non penso al futuro ma resto ancorato al presente. Mi sto divertendo molto”.
Dopo la lunga esperienza con il Caravaggio, in Serie D, nel 2023 il giocatore è approdato a Gorgonzola: “La Giana è una società che ti fa lavorare molto bene anche nelle sconfitte. Il clima ora è bello. Siamo stati bravi anche nei periodi difficili a mantenere questo equilibrio”. E sul compagno De Maria: “Ci fa sempre ridere, è stato bravo anche lui nei momenti ‘no’ a darci quel pizzico di tranquillità che ci serviva e ora stiamo volando sulle ali dell’entusiasmo”.

Testa al prossimo turno, ad attenderli c’è la capolista
Ora, i riflettori sono puntati alla prossima sfida, quella con la capolista Padova fissata per domenica 23 febbraio alle ore 19:30: “Non sarà facile, ma è il campo a parlare. Porteremo le nostre idee con umiltà perché sappiamo che se alzi la testa specie in questo girone e specie contro la prima della classe rischi di farti male”.
Ha proseguito: “Andremo lì con la nostra umiltà e porteremo quello che stiamo preparando in settimana. Siamo fiduciosi. Proveremo a fare la nostra partita e a fare questo scherzetto. Il Padova è una squadra tosta e sarà dura”.