Gianluca Vialli ci ha lasciato il 6 gennaio 2023. Cinque anni dopo la scoperta del cancro al pancreas, l’ex giocatore della Sampdoria non ce l’ha fatta. Cinque anni in cui ogni tifoso e appassionato di calcio ha potuto conoscere il lato più umano di Vialli, che aveva deciso con il tempo di condividere pensieri e paure sulla sua malattia. Qualche settimana fa Vialli aveva annunciato di dover sospendere momentaneamente l’incarico di capo delegazione della Nazionale.
Il percorso di Vialli sui campi da calcio è partito proprio dalla Serie C, per poi affermarsi definitivamente portando le sue qualità sui palcoscenici più importanti del calcio mondiale. Dalla Champions League con la Juventus allo Scudetto con la Sampdoria, al fianco di Roberto Mancini. Tutto iniziò da casa sua, Cremona.
Più precisamente nel cortile di casa sua. Un pallone sotto il braccio ed il percorso sembrava già disegnato. Gianluca Vialli era piccolo ma dava l’impressione di avere qualcosa in più rispetto agli altri. Così il suo percorso partì, dall’oratorio di Cremona fino alla chiamata del Pizzighettone. Da questo momento, arrivò la svolta. La società infatti, volendo tesserare il ragazzo assicurandosi le sue qualità, aveva tralasciato un fattore: era un fuori quota. Da un intoppo burocratico partì definitivamente il percorso di Vialli. Alle sue porte si presentò la Cremonese. In prima squadra, nel 1978, Giovanni Galeone era alla guida dello spogliatoio, mentre Emiliano Mondonico vestiva la maglia sul campo gestendo il reparto offensivo. Vialli arrivò in prima squadra qualche anno dopo, all’età di sedici anni. In fondo, nelle giovanili aveva dimostrato partita ogni partita di costruire un divario con i propri compagni. Nel 1980 Gianluca Vialli fece il suo esordio in Serie C1. L’inizio di un percorso destinato ad entrare nella storia.
Stagione 1980/1981. Gianluca Vialli in quel campionato collezionerà due presenze. Le prime nel calcio dei grandi, del quale presto avrebbe preso la scena. Quell’anno la Cremonese si guadagnò il primo posto in classifica arrivando in Serie B. La squadra, con Guido Vincenzi in panchina, collezionò 46 punti condividendo il primo posto con la Reggiana. Entrambe vennero promosse in B, categoria in cui Vialli si affermò definitivamente nei tre anni successivi, segnando 23 reti. Tuttavia, il ragazzo dovette aspettare fino a maggio per esordire in Serie C al fianco di Giancarlo Finardi, Felice Garzilli e Mario Nicolini, quest’ultimo capocannoniere della squadra con nove reti messe a segno e con il quale Gianluca condivise un posto speciale nell’album dei Calciatori Panini. “Sono molto legato alla Cremonese, è stata la mia prima squadra del cuore. Fu anche la mia prima figurina dei Calciatori Panini, al fianco di Nicolini. Ero cresciuto facendo gli album. Quello mi fece capire che avevo finalmente coronato il sogno di diventare un calciatore professionista” dirà al Quotidiano La Provincia di Cremona anni dopo. Un legame così forte, quello tra Vialli e Cremona, che neanche la chimica avrebbe potuto creare.
A cura di Jacopo Morelli
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