Al secondo minuto di Lecco-Trento, gara dello scorso 27 marzo, è il numero 28 con un preciso sinistro a giro che si infila all’incrocio dei pali a battere un incolpevole Marchegiani siglando il vantaggio per i padroni di casa. Era fine marzo. Il suo nome è Gian Marco, il cognome è Nesta. “Ma sei parente?”, chissà quante volte glielo avranno chiesto. E infatti è proprio così, suo zio è Alessandro, ex difensore di Milan e Lazio che in bacheca ha 20 titolo tra cui il Mondiale 2006. Da Lecco a Viterbo sempre con la voglia di crescere. Per il classe 2000 è arrivato anche il secondo centro tra i professionisti, stavolta con la maglia gialloblù della Viterbese.
Il nipote d’arte in campo ha un altro ruolo. E più che evitarli, i gol, è chiamato a farli. La prima rete tra i professionisti per l’esterno destro, che si sta guadagnando sempre più spazio a suon di prestazioni importanti, è arrivata alla 34esima giornata di Serie C dello scorso campionato. Tiro a giro, potente, preciso. Dopo appena 120 secondi dall’inizio della gara. Dopo 12 presenze nel girone A con la squadra di De Paola in cui era arrivato a gennaio. Ora per lui è pronta una nuova avventura, vestirà infatti la maglia della Viterbese. Nuova squadra, nuovi stimoli sempre con la voglia di crescere. Il nipote d’arte si ritaglia il suo spazio e nel match contro il Monopoli ha trovato un altro gol importante. Sua la rete che al 25′ ha sbloccato la sfida e ha permesso ai laziali di portare a casa tre punti d’oro su un campo difficile.
Ma facciamo un passo indietro. La storia di Gian Marco è particolare, la prima maglia della sua carriera è quella della “Pro Calcio Sabina” squadra di Forano, comune in provincia di Rieti con poco più di 3000 abitanti. Fin da subito il valore tecnico del ragazzo classe 2000 si fa notare. Volfango Patarca, storico responsabile del settore giovanile della Lazio e non solo (scoprì giocatori come Di Vaio, Di Canio e lo stesso Alessandro Nesta), ha subito apprezzato le qualità di Gian Marco descrivendolo come un ragazzo dall’incredibile carisma e voglia di fare in allenamento. Caratteristiche che hanno portato il giovane Nesta prima nel settore giovanile della Lazio, poi in quello giallorosso. Il rifiuto da parte del club biancoceleste è stato infatti l’anticamera del suo passaggio alla Roma che si è presto fatta avanti per l’esterno. Da lì è iniziata la scalata di Gian Marco.
Nella stagione 2016/2017 Nesta cambia di nuovo club, arriva nelle giovanili della Ternana e anche in Umbria mette in mostra tutte le sue qualità. Tanto da meritarsi la convocazione in prima squadra due anni più tardi. In serie C con i rossoverdi ha collezionato 6 presenze, prima di andare in prestito per la prima volta al Lecco nella stagione 2020/2021. 25 presenze e 3 assist nella sua prima parentesi lombarda, numeri che hanno poi portato il club a volerlo nuovamente a gennaio, stavolta però a titolo definitivo. Un tira e molla che ha portato al ritorno ad una continuità di cui Gian Marco aveva bisogno. E contro il Trento il nipote d’arte aveva battuto un figlio d’arte (Marchegiani) e realizzato il suo primo gol nella scorsa stagione. Tanta soddisfazione e un cognome il cui peso è bilanciato dalla consapevolezza di 22enne con una storia ancora tutta da scrivere.
A cura di Giacomo Spurio
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