“Non giudicatemi per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi” – Giannone è un perfetto esempio della filosofia di Nelson Mandela. Dal periodo d’oro al Napoli con Insigne fino al momento buio da svincolato, senza nessuna squadra. Non si è abbattuto, anzi è ripartito al meglio, facendo quello che sa fare meglio: il gol. Contro il Messina è arrivato il decimo stagionale (senza considerare la rete al Catania) per l’ala destra classe 1989 della Turris. L’attaccante non segnava proprio dal match di andata contro i siciliani.
Giannone è cresciuto nel settore giovanile del Napoli, dove ha conosciuto Lorenzo Insigne. Uno a fianco all’altro in quella Primavera, che poteva contare su un tridente solido, che veniva completato dalla presenza di Ciano, come ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni. La sintonia in campo era totale, come quella che avevano fuori, contraddistinta dall’amicizia e dagli scherzi. Il rapporto con Insigne, nonostante il fatto che non giochino più nella stessa squadra, è buono: “Oggi non ci sentiamo spesso. Tempo fa però quando giocavo alla Reggiana, c’era Lorenzo impegnato in trasferta contro il Sassuolo. Quella sera mi ospitò in albergo, dove parlammo degli anni trascorsi nelle giovanili e delle nostre famiglie”.
Dopo questa esperienza, la carriera di Giannone, è stata contraddistinta da diverse esperienze con Lecco, Matera e Patria, dove nel corso di tre stagioni ha siglato ben trenta reti in quasi novanta presenze. Un bilancio che gli ha permesso di attirare l’attenzione del Crotone, dove non è riuscito ad esprimere il suo valore. Nonostante, questo, però, nel 2015 è stato acquistato dal Bologna e ha giocato in Serie B. Nel giorno del suo esordio, i rossoblù, sono stati eliminati dalla Coppa Italia. L’avventura non era cominciata al meglio. Poi ha vestito le maglie di Reggiana, Casertana, Fondi, Ternana, Pisa e Catanzaro, prima di trasferirsi alla Turris. Qui ha trovato il suo posto ideale e in questa stagione ha realizzato 10 gol in 33 presenze. Giannone, inoltre, forma con Luca Santaniello (9 gol) e Vito Leonetti (12) uno dei tridenti più prolifici della Serie C.
L’inizio di stagione è stato buono grazie ad un bottino di 4 gol nelle prime 10 giornate contro Vibonese, Latina, Bari e Campobasso. Poi il gol la doppietta nel derby contro la Juve Stabia in quella che ha definito come la “serata perfetta”, seguiti da quelli contro il Monterosi, Catanzaro e Messina della diciottesima giornata, prima del lungo digiuno, che è stato interrotto sabato. Il rendimento, dunque, è positivo ed è avvenuto grazie alla fiducia del tecnico Caneo, che predilige un gioco offensivo e di conseguenza ha messo Luca al centro del progetto. I campani in stagione hanno viaggiato sulle montagne russe, toccando prima il picco e poi scendendo mano a mano verso terra. Dopo un periodo complicato di sole sconfitte ed una vittoria, ora Giannone e compagni hanno rimesso la giusta marcia, per cercare di rincorrere i playoff.
A cura di Giuseppina Citera
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