Enrico Oviszach, Carmine De Sena, Luca Berardocco, Gabriele Bernardotto: un all’in quasi in chiusura di mercato per presentarsi al via del secondo campionato di fila in Serie C con la voglia di confermarsi e migliorarsi. Il Giugliano non si è fatto trovare impreparato rispetto all’addio di Alessandro Marotta di tornare per la sua terza volta in carriera al Benevento, a poco più di un mese dal suo arrivo in gialloblù, facendosi trovare pronto anche a dispetto di una situazione di mercato inattesa e difficilmente pronosticabile.
Il direttore sportivo Antonio Amodio ha miscelato ancora una volta esperienza e giovani di prospettiva senza mai perdere di vista la sostenibilità del progetto Giugliano. Parte delle risorse arrivate dalla cessione di Lucas Felippe al Crotone, ingaggiato a parametro zero e ceduto dopo averlo valorizzato, sono state reinvestite su uno dei fiori all’occhiello della campagna acquisti: Enrico Oviszach. Il ventiduenne centrocampista di destra, cresciuto nel vivaio dell’Udinese, ha salutato il Vicenza e si è accasato alla corte di Raffaele Di Napoli. Ha percepito intorno a sé quella piena fiducia che è indispensabile a ogni calciatore per esplodere definitivamente. Oviszach ha chiuso la scorsa stagione con 21 presenze e un gol: bellissimo e decisivo, al volo, in trasferta contro il Trento. Contribuirà a far lievitare il monte degli introiti garantiti dal minutaggio, per quello che per lui punta ad essere l’anno della consacrazione.
Triplo colpo nella giornata di ieri, ufficiali infatti i tesseramenti di Carmine De Sena, Gabriele Bernardotto e Luca Berardocco. De Sena è reduce da un’ottima stagione con la Gelbison: i suoi 8 gol non sono bastati a evitare la retrocessione, ma ha dimostrato di essere assolutamente all’altezza della categoria e di poter dare ancora tanto nel pieno della sua maturità calcistica, a trentuno anni. Bernardotto ha messo nel suo bagaglio parentesi importanti con Avellino e Crotone rappresenta una garanzia per la categoria. Non ha bisogno di presentazioni neppure Berardocco, che a Pescara giocava al posto di un certo Verratti: una certezza con la sua esperienza e le sue geometrie.
Il Giugliano ha superato anche una prova inattesa: l’amichevole con il Benevento, peraltro ottimamente disputata al di la del risultato, ha spinto l’allenatore Andreoletti e il direttore dell’area tecnica Carli a scommettere sulla capacità di Marotta di essere uomo spogliatoio ed elemento di categoria utile alla causa. Il Giugliano, nonostante i tempi e le modalità non ha fatto una piega, accettando la volontà del giocatore di trasferirsi nel Sannio. In tempi celeri ha provveduto a trovare alternative più che valide.
Nessun ostruzionismo o guerra di potere, nonostante le tempistiche e le modalità non proprio usuali, di fronte alla richiesta di andar via. Un addio gestito con signorilità e professionalità, anche comunicativamente parlando, dalla famiglia Mazzamauro e il direttore sportivo Antonio Amodio, che ha anche permesso di mettere a bilancio un segno più. La parola passa al campo. Scatta il conto alla per il derby con il Sorrento in programma venerdì primo settembre alle 20:45 allo stadio “De Cristofaro”.
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